domenica 9 novembre 2014

Quanti modi di fare e rifare Caronsei o Casoncelli


Con Quanti modi di fare e rifare siamo andati da Nadia per fare una ricetta tipica della zona orientale della Lombardia i Caronsei o Casoncelli. E’ una tipologia di raviolo con molte varianti che cambiano da località a località e da casa a casa. La base della pasta è pressoché la stessa, ciò che cambia è il ripieno e la forma. Ci sono ripieni più “poveri” con pane, parmigiano, aglio, prezzemolo o altra verdura a foglia a ripieni più “ricchi” con carne di manzo o suino o/e salumi, pane, verdure a foglia, parmigiano, pere, uvetta, amaretti e spezie. Le forme possono essere a mezzaluna, a caramella o a quadrato. Sembra che il denominatore comune sia il condimento, burro fuso, salvia e parmigiano.
La cosa che mi ha incuriosito di più è l’origine del nome. Secondo alcuni fonti il termine deriva dall'antico “cassoncelle” che probabilmente significava “piccoli scrigni”, altri lo fanno derivare da caseus vale a dire cacio, per la presenza in tutti i ripieni di questo ingrediente, oppure da calzoncini per la forma particolare a ferro di cavallo che si trova soprattutto nelle versioni più antiche della ricetta.
Io ho preferito la versione più “povera”: pangrattato, parmigiano, prezzemolo, cipolla ed aglio.




Ravioli ripieni di formaggio ed erbette






Per la ricetta dei Caronsei o Casoncelli rimando al blog Lievitati e altro diNadia
Questa è la mia versione.

Ingredienti per circa 30 Caronsei o Casoncelli

Per la pasta
100 g di farina 00 più la farina per lo spolvero
1 uovo
1 cucchiaio di acqua circa
pizzico di sale


Per il ripieno
50 g di Parmigiano Reggiano o Grana Padano
20 g di burro
1 cucchiaio di pangrattato
1 cipolla piccola
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
sale
pepe nero


Per condire
40 g di burro
alcune foglie di salvia
pepe nero
Parmigiano Reggiano o Grana Padano a piacere


Preparazione:
Per il ripieno. In una padella si fa sciogliere il burro si aggiunge la cipolla e l’aglio tagliati a pezzettini; si fanno colorire dolcemente poi si aggiunge il prezzemolo tagliato e un po’ di acqua. Si fa cuocere per alcuni minuti sempre a fuoco dolce.
Si mette in una ciotola, si aggiunge il pangrattato ed il formaggio, un pizzico di sale e pepe nero. Si lavora il tutto, deve avere una consistenza morbida ma compatta. Si lascia riposare.

Per la pasta. Si setaccia la farina si fa una fontana si unisce l’uovo, si sbatte con una forchetta e poi si inizia ad incorporare poco alla volta la farina partendo dall'interno della fontana, si aggiunge l’acqua, si lavora il composto energicamente per 15-20 minuti, fino ad ottenere una massa omogenea, soda e liscia. Si forma una palla, si copre e si fa riposare per mezz'ora.
Passato il tempo di riposto della pasta, si stende una sfoglia di uno spessore di circa 3 mm. Si tagliano dei dischetti (io ho utilizzato una tagliapasta di 6 cm di diametro), in ogni discetto si distribuisce un po’ di ripieno, si chiude a mezzaluna e si pressa intorno al ripieno in modo da far uscire l’aria; poi con una forchettina si passa sui bordi chiudendoli. Si mettono a riposare su un supporto infarinato.





Si porta ad ebollizione abbondante acqua, si sala e si versano i caronsei. Si fanno venire a galla e si lasciano cuocere per 4-5 minuti dalla ripresa del bollore. Nel frattempo si fa sciogliere in un’ampia pentola il burro con la salvia si aggiungono alcune cucchiaiate di acqua di cottura della pasta, man mano che si scolano i caronsei si fanno saltare nel burro. S’impiatta e si aggiunge una spolverata di pepe nero e di formaggio grattugiato.






Quanti modi di fare e rifare...



Appuntamento al 14 dicembre nel blog L'ingrediente perduto con  













30 commenti:

  1. Buona domenica carissima Fr@,
    che sia serena, soleggiata dopo tanta pioggia...ricca di avvenimenti e di incontri positivi! Come quello che ci fa ritrovare tutti insieme nella bella ed armoniosa cucina di Quanti modi di fare e rifare a preparare, mese dopo mese, succulenti manicaretti!
    Anna e Ornella ringraziano di cuore per la tua bellissima versione dei Caronsei e ti aspettano il 14 dicembre per fare La torta di miele e frutta secca di Donatella!

    Un abbraccio
    Cuochina

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  2. Da qualsiasi cosa derivino.. i ravioli con qualsiasi ripieno dal più ricco al più povero. son sempre buoni! Mi piace la tua versione.. baci e buona domenica :-)

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  3. Quella foto all' inizio... mi fa venir voglia di mordere lo schermo! :-) Bellissimi... e buonissimi!

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  4. poveri ma belli! ^.^ non ho approfondito sulle origini del nome ho pensato appunto a al dialetto napoletano carusiè ovvero saldavanaio, scrigno, mi dìsa che mi trovo allora :)

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  5. Bellissima versione poveri ma ugualmente gustosi anzi credo che la nonna in tempi passati chissà quante volte li avrà fatti così !!!!!
    Grazie per averli realizzati!!!!!
    Un bacione :-)))

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  6. Adoro i casoncelli, ho una cara amica di clusone, nella bergamasca, quando vado da lei li mangio spesso, un primo sublime!

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  7. Che bontà! Il ripieno che hai messo mi tenta proprio tanto ;)

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  8. Anche così semplici hanno l'aria di essere squisiti! Un abbraccio :)

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  9. Sembrano buonissimi, prendo nota :) !

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  10. All'apparenza poveri, in realtà ricchi di sapore, alla prossima!

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  11. Sarà anche la versione povera ma la trovo particolarmente gustosa, bravissima ti sono venuti una meraviglia!!!
    Bacioni, buona serata...

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  12. bellissima la versione povera,..in tempi di diete e crisi economica, ben venga! :) un bacio!

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  13. ciao Fr@
    guarda ci ha colpito molto la parte verde del tuo ripieno: il prezzemolo. Di solito o biete o spinaci, ma l'idea del solo prezzemolo la consideriamo una gallata di idea! (evviva la semplicità)
    Complimenti e un bacio dalle 4 apine

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  14. non conoscevo proprio questo piatto tradizionale, anche sse esteticamente molto simile al raviolo noto che il ripieno non la ricotta ma del pane e non viene arricchito da spinaci ma da prezzemolo, aglio e pangrattato... fantastico!
    E poi la sottilezza di quella sfoglia mi incanta proprio, bellissimi davvero, e immagino quanto siano stati buoni!

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  15. anche se tu li chiami "poveri" io trovo siano buonissimi! Un abbraccio SILVIA

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  16. poveri? Io li trovo veramente un piatto da re, bravissima tu a prepararli con tanta maestria ! Buona settimana

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  17. Li cono e trovo che la tua versione sia veramente ottima!
    Un abbraccio Francesca

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  18. da quando è cambiata la cadenza del quanti modi non riesco più partecipare emi dispiace perché questa ricetta è superlativa

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  19. Come quasi tutti i piatti della tradizione, anche i casoncelli nascono come piatto povero, nel quale si utilizzano gli avanzi. La tua versione rispecchia in pieno questo concetto! Brava!

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  20. Adoro la pasta ripiena e mi piacciono un sacco i tuoi casoncelli in versione veg.

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  21. Mi piace mi piace mi piace assaissimo questa tua versione!!! Complimenti per l'idea e per la riuscita! Adoro i casoncelli e sono certa della bontà del tuo piatto, bravissima

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  22. Buonissimi! I ripieni semplici sono quelli che preferisco di più! Bravissima.

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  23. E così oggi ho conosciuto un piatto nuovo! Anche se viene considerato un piatto povero (che poi povero non è), mi sembra molto appetitoso! Un abbraccio

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  24. Bellissima la tua versione , adoro i tuoi casoncelli . Un abbraccio, Daniela.

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  25. Che bella anche la versione "povera"!!!! i piatti del ricilco sono sempre i più buoni!!! golosissima anche la presentazione, complimenti!!!!
    Ciao, a presto ....

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  26. Buongiorno cara! Inizia la giornata con una bella lezione sulle nostre tradizioni culinarie, la apprendo con piacere, ho sempre voglia di imparare..E oggi so il perche' del loro nome, oltre che della loro conosciuta bonta'...Altro che versione povera, i tuoi son ricchi di gusto...poi quella sfoglia bella sottile..Complimenti come sempre cara!

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  27. un ripieno povero per un risultato eccellente, meglio di così!!!! Un abbraccio.

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  28. Grazie per questa ricetta, un piatto povero da non dimenticare!!

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  29. Molto buoni Fra, questi li conosco perchè mio marito è lombardo....:) di solito li preparo con il ripieno "ricco" bella idea anche quello semplice... pochi ingredienti genuini che si hanno sempre in casa e si porta in tavola qualcosa di buono, mi piace e li proverò:* un bacione

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