… un secondo piatto d'alici con cipolla e aceto: Montalbano usava affidarsi interamente alla fantasia culinaria ma gustosamente popolare d'Adelina, la cammarera, la fìmmina di casa che una volta al giorno veniva a dargli adenzia, madre di due figli irrimediabilmente delinquenti, uno dei quali stava ancora ingalera per merito suo. Magari questo giorno Adelina dunque non l'aveva deluso, ogni volta che stava per raprire il forno o il frigo gli si riformava dintra la stessa trepidazione di quando, picciliddro, alla matina presto del due novembre cercava il canestro di vimini nel quale durante la notte i morti avevano deposto i loro regali. […]La sorpresa insomma era un pimento indispensabile ai piatti d'Adelina.Pigliò le pietanze, una bottiglia di vino, il pane, addrumò il televisore, s'assistimò a tavola. […]Pensò che in fatto di gusti egli era più vicino a Maigret che a Pepe Carvalho, il protagonista dei romanzi di Montalbàn, il quale s'abbuffava di piatti che avrebbero dato foco alla panza di uno squalo.Andrea Camilleri, Il cane di terracotta, Sellerio 1996, p. 41.
Ho sempre pensato che in questo passo Andrea Camilleri ritraesse bene i gusti culinari e il rapporto con il cibo del suo famoso personaggio Salvo Montalbano che adoro. Un buongustaio amante della cucina semplice, popolare ma al contempo gustosa e fantasiosa della sua fedele cammarera Adelina. Un uomo che vive la scoperta del piatto giornaliero cucinato da Adelina come una grande sorpresa, con la stessa trepidazione di quando bambino cercava i regali nei giorni di festa.
Trovo interessante il confronto di gusti con altri famosi buongustai protagonisti dei romanzi gialli come l’ispettore Maigret e il detective privato Pepe Carvalho; sembra che Camilleri voglia far notare che la passione per il cibo è l’elemento caratterizzante, il tratto distintivo che accomuna gli investigatori e il loro investigare. Non è un caso che Georges Simenon, Manuel Vázquez Montalbán e Andrea Camilleri offrono ai lettori attraverso i gusti dei loro personaggi, i piatti della memoria a cui sono legati e da cui traggono ispirazione e conforto per il presente.
Le alici con cipolla e aceto cucinate dalla fedele Adelina è la ricetta che ho scelto per partecipare al bel contest di Claudia Le ricette letterarie di Andrea Camilleri, ispirate alle avventure del Commissario Montalbano del blog Mon Petit Bistrot.
Secondo le regole bisogna seguire fedelmente la ricetta presente nel sito del Fan club Camilleri ed aggiungere un ingrediente che non deve modificare le caratteristiche del piatto originario.
La ricetta che ho seguito è Alici con cipollata tratta da La cucina siciliana di Maria Adele Di Leo; ho pensato di aggiungere a questo piatto gustoso e completo una nota di profumo e di freschezza: il miele di zàgara.
Ingredienti:
1 kg di alici
farina q. b.
olio extra vergine di oliva
sale
Per la cipollata:
1 kg di cipolle dorate,
3 cucchiai di aceto di vino bianco
3 cucchiai di zucchero
olio extra vergine di oliva
Ingrediente aggiunto:
Miele di Zàgara
Preparazione:
Si sbucciano e si tagliano a fettine sottili le cipolle, si versano in un tegame e si aggiunge un bicchiere di acqua; una volta che l’acqua è evaporata si aggiunge l’olio extravergine di oliva e si fa cuocere per alcuni minuti finché le cipolle non assumeranno un colore dorato. Dopo di che si unisce l’aceto di vino bianco, lo zucchero e si fanno cuocere per 10 minuti circa a fuoco basso.
Nel frattempo si eviscerano le alici, si eliminando la testa e le lische, e si aprono a libro e si sciacquano abbondantemente sotto l’acqua corrente. S’infarinano per bene e si friggono nell’olio extra vergine di oliva ben caldo. Quando sono ben dorate, si sgocciolano e si fanno asciugare sulla carta assorbente da cucina o su sacchetto di carta del pane dall’unto in eccesso, si salano e si pepano.
Si dispongono le alici con la cippollata su un piatto da portata e qui entra in scena l’ingrediente aggiunto: si versa un filo di miele di Zàgara che sciogliendosi con il calore si unisce alle alici e alle cipolle donando profumo e freschezza al piatto.
Con questa ricetta partecipo al contest di Claudia Le ricette letterarie di Andrea Camilleri, ispirate alle avventure del Commissario Montalbano del blog Mon Petit Bistrot.
Cuochi da Biblioteca del blog di Anna Ultimissime dal forno
Autori in pentola del blog di Elisa Stasera si cena da noi!
Una ricetta eccellente!!! Bravissima, un abbraccio
RispondiEliminaMamma mia Fr@, che piatto magnifico! Complimenti veramente! Io adoro il personaggio di Montalbano, tra l'altro interpretato magistralmente da Zingaretti... non me ne perdo una puntata ma mi piacerebbe moltissimo leggere anche la versione scritta, spero presto! Buon fine settimana, ciao!
RispondiEliminasplendido Camilleri! e splendide queste alici, assolutamente da provare!
RispondiElimina....meraviglioso anche per i miei gusti! Il tocco di miele di zagara è molto appropriato. Complimenti, Fra! Un post bellissimo. Io amo molto la commistione cucina e letteratura e l'analisi che hai fatto della funzione della cucina nel libro giallo mi è piaciuta moltissimo.
RispondiEliminaBaci e buon fine settimana
Giovanna
Che bel post,e che bella ricetta! interessante il tuo ingrediente in più! in bocca al lupo!
RispondiEliminaFr@ questo è uno di quei piatti che adoro, mi piacciono da impazzire le alici e che dire delle cipolle? le mangerei pure nel caffè, ricetta stupenda...brava
RispondiEliminaUn piatto delizioso anche per i miei gusti. Mi piacciono molto le alice e le cipolle in agrdolce le adoro. Perchè non ci ho mai pensato prima? Bacioni, buon we
RispondiEliminaUna splendida ricetta eseguita divinamente... è un piatto che adoro, brava! baci
RispondiEliminaBravissima...ho copiato e incollato le devo assolutamente provare...ciao e grazie, buon we. max Blog di max.
RispondiEliminaCiao da Vigo in Spagna ... Mi piace avere trovato il vostro blog ... questa ricetta è fantastica come me sembrano grandi ... mi segno .... Vi invito a condividere le mie ricette e blog ... bssss MARIMI
RispondiEliminacara Fr@ trovo che il tuo sia un piatto davvero straordinario! Quando leggo i libri di Montalbano i passi culinari mi mettono sempre un appetito... sarà che mi piace la cucina siciliana, sarà che la gola è il mio peggior vizio...
RispondiEliminaQui hai saputo interpretare al meglio aggiungendo un tuo tocco magico. Buono buono.
Un bacione
interessante questo piatto, somiglia un pò al saor che qui in veneto è un piatto della tradizione ed è buonisimo. Mi piace questa variante col miele.
RispondiEliminaBrava. Un bacione
Este plato es realmente exquisito,el toque de miel que les has dado es estupendo,cariños y abrazos.
RispondiEliminaqueste alici le faccio spesso e sono infinitamente buone!!!!!
RispondiEliminache delizia di post e di ricetta!! anch'io amo Camilleri
RispondiEliminagrazie mille
Cristina