Eccomi all'appuntamento mensile di "Quanti modi di fare e rifare..." l'iniziativa ideata da: Ornella, Anna e Tamara a cui aderiscono altre foodblogger, che consiste nel realizzare ognuno a suo modo la stessa ricetta reperibile da un link e postarla nel proprio blog lo stesso giorno del mese possibilmente alla stessa ora.
Questo mese è stata scelta una ricetta di Anna, un dolce giapponese che è una specialità della città di Nagasaki: Castella - Japanese sponge cake -. In realtà il Castella è un dolce che deriva dal portoghese Pão de Castela ovvero il Pane di Castiglia diffuso a Nagasaki nel XVI secolo grazie ai mercanti portoghesi ed ai missionari gesuiti.
Il Castella che solitamente è cotto in stampi ricoperti di carta da giornale, è simile al Pan di Spagna per la consistenza morbida e spugnosa, ma è molto più dolce per la presenza del miele. Non viene farcito, ma può essere al gusto di matcha (the verde in polvere) o al cacao.
Io ho scelto la versione naturale e nel realizzarlo ho diminuito la quantità di miele ed ho sostituito la farina Manitoba con la farina 0.
Ingredienti:
4 uova medie
150 g di zucchero semolato
2 cucchiai di miele (1 cucchiaio di Miele millefiori)
100 g di farina Manitoba (Farina 0)
25 g di acqua tiepida o latte tiepido (acqua tiepida)
Preparazione:
Si portano le uova a temperatura ambiente, si rompono e si raccolgono in una ciotola con lo zucchero, si montano per minimo 10 minuti finché il composto avrà raddoppiato il suo volume.
Si stempera il miele nell'acqua tiepida, oppure nel latte tiepido, e si unisce al composto e si continuare a mescolare ancora per alcuni minuti. Dopo di che si inizia ad aggiungere la farina setacciata poco per volta (Se si preferisce al gusto di matcha bisogna unire alla farina 1 cucchiaio di matcha, mentre se si preferisce al cacao si unisce alla farina 1 cucchiaio di cacao) e si continua a mescolare per alcuni minuti come indica Anna “fintanto che alzando la frusta e facendo un cerchio con l'impasto che cola si riesca ad ultimare il giro prima che il segno scompaia”.
Si versa l’impasto nello stampo (Io ho utilizzato un semplice stampo di alluminio rettangolare. Anna indica come fare lo stampo ricoperto di carta di giornali) che deve essere 2 cm al di sotto del bordo, e si fanno con una spatola una sorta di tagli nell’impasto per togliere l’aria.
S’inforna a 170-180° per 10 minuti poi si abbassa a 150-160° e si fa cuocere per 30-40 minuti senza mai aprire il forno. Passato il tempo si effettua la prova stecchino.
Si sforna e si lascia raffreddare su una gratella. Anna consiglia per farlo rimanere morbido di avvolgerlo ancora tiepido nella pellicola trasparente per alimenti.
Passata un’ora si taglia la crosta dei quattro bordi con un coltello a lama lunga e bagnata, dopo di che si taglia nelle forme che si desidera. Io l’ho tagliato in piccoli rettangoli.
Quanti modi di fare e rifare...
Appuntamento al 6 luglio con:
E' bellissima! Sono contenta di sapere che riesce perfettamente anche con la farina 0! Io ho diminuito lo zucchero perché i dolci mi piacciono, ma non troppo zuccherati! Grazie, un abbraccio e buon inizio settimana!
RispondiEliminaCiao, piacere di conoscerti "collega" di "Quantimodi di fare e rifare..."
RispondiEliminaFr@ ciao, ti è venuta benissimo, si vede la sofficità dal video, io uso sempre la farina 0 perché è meno raffinata...baci
RispondiEliminaLa consistenza di questo dolce mi piace molto!! Immagino quanto sia buono e delicato e accomagnato con la marmellata come hai fatto tu deve essere eccezionale!!! Ti è venuto davvero bene...bravissima!! Un bacio e buona settimana!!
RispondiEliminaCiao Fr@, anche tu lo hai fatto nature! A me è piaciuto molto, piacere mio :-D
RispondiEliminaHa un aspetto sofficissimo, una vera delizia!!! Complimenti cara, un abbraccio
RispondiEliminache bella consistenza!! mi sa molto di torta da inzuppo!! buonissima! buona settimana!! ciau
RispondiEliminache bella che ti è venuta, dalle foto si vede la sofficità (ma si dice così??). complimenti
RispondiEliminaFortissimo il "Quantimodi di fare e rifare..." e la torta ti è venuta benissimo!! Un abbraccio e buona settimana
RispondiEliminaDire che è soffice è dire poco... complimenti!
RispondiEliminaa prestissimo
benvenuta nel club delle castellane!! che bella iniziativa vero??
RispondiEliminaFra, i blog oggi ci stanno tentando con questa Castella, a vedere poi la sofficità della tua abbiamo quel famoso languorino che è salito fino a diventare un tarlo, dobbiamo provarci anche noi!
RispondiEliminaBacioni da Sabrina&Luca
E' bellissima, e poi si vede benissimo che è soffice.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il vassoio, l'ho ereditato dalla suocera insieme agli attrezzi per la cerimonia del te ;-))
Baci
PS Prendo la foto ed il link
Ribaci
Eccola un'altra "castellana" ^__^ E' stato divertente preparare questo dolce tutte insieme e soprattutto è stato un piacere scoprirlo. Prossima volta proverò anch'io con la farina 0, grazie per la dritta. Bacioni, buona settimaan
RispondiEliminache bello, mi piace moltissimo questo dolce, sarei molto curiosa di provarlo. Ti è venuto benissimo, brava!
RispondiEliminaUn bacione
E' venuta uno splendore, super morbidissima, mi ispira a provarci, stasera è già la seconda che vedo!
RispondiEliminaMi piace la storia della Castella. Molto interessante la vostra iniziativa.
RispondiEliminaMolto bella e golosa la tua interpretazione.
Baci Giovanna
è molto carino questo gioco! e poi questa è proprio una ricetta che non conoscevo!
RispondiEliminameraviglia...hosegnato la ricetta e devo farla al più presto, adoro questo genere di dolce!
RispondiEliminacomplimenti, e complimenti davvero per il blog, mi piace moltissimo!
Se ti va passa a vedere il mio :-)
http://briciolediclo.blogspot.com/
Un abbraccio
Clo