Questo mese è stata scelta per l’iniziativa Quanti modi di fare e rifare... una ricetta di Ornella i Koulouria ripieni, vale a dire anelli di pasta di pane ricoperti di semi di sesamo croccanti fuori e morbidi dentro (in questo caso ripieni), che sono venduti in Grecia come cibo di strada dagli ambulanti.
Dalle notizie che ho trovato girovagando in internet, sembra che il koulouri (singolare di koulouria) sia un pane molto antico, diffuso ed esportato anche al di fuori della Grecia. Già nell’antichità era presente un pane circolare di farina d’orzo dal nome kollyrio. Durante il periodo bizantino e ottomano era possibile trovarlo come cibo di strada anche a Costantinopoli. Secondo Evliya Celebi un viaggiatore-scrittore ottomano del XVII secolo, nella metà del XVI secolo erano presenti ad Instabul molte panetterie che producevano questa tipologia di pane col nome di Simit (come è conosciuto ancora oggi). Sembra che i Koulouria siano stati reintrodotti in Grecia nel primo ventennio del Novecento, dopo la guerra greco-turca, grazie ai profughi di origine greca provenienti da Instabul e dall’Asia Minore che si stabilirono nei dintorni di Salonicco, tanto che sono conosciuti anche come koulouria Thessalonikis.
Veniamo alla mia realizzazione… Invece che la caratteristica forma ad anello mi è venuta una sorta di pagnottina, il buco è quasi scomparso. E’ il caso di dire che non tutti i Koulouria riescono con il buco. Nonostante la forma lasci a desiderare, posso assicurare che erano buoni.
Ingredienti per l’impasto:
Entro parentisi quadre le mie varianti
350 g di farina (10,7% di proteine) [250 g di farina Manitoba e 100 g di farina 0]
200 g di latte
6 g di lievito di birra
2 cucchiaini di sale
2 cucchiai olio di semi (avevo mais) [olio extra vergine di oliva]
semi di sesamo q. b.
Preparazione:
In un pentolino si fa intiepidire il latte, si versa in un bicchiere e si sbriciola il lievito, si mescola e si fa sciogliere completamente per 5 minuti circa.
In una ciotola capiente si versa la farina setacciata, il lievito disciolto e si inizia ad amalgamare, poi si aggiunge l'olio ed il sale. Si lavora fino a quando tutti i liquidi saranno ben amalgamati.
Si prende l'impasto e si comincia a lavorare energicamente sulla spianatoia infarinata per 15-20 minuti fino ad avere un composto consistente morbido ed elastico. Si dà la forma di una palla e si mette in una capiente ciotola si copre con un panno. Si lascia a lievitare nel forno spento per 2 ore circa, fino a quando raddoppia il volume.
Si divide l’impasto in panetti e con l’aiuto di un mattarello si formano delle lingue di pasta. Si iniziano a farcire come si preferisce. Io ho fatto due ripieni:
Pomodorini ciliegino, alici sott’olio, olive Kalamata e origano
pomodorini ciliegino
filetti di alici sott’olio
olive Kalamata a piacere
origano
Stracchino, cipolla rossa e olive taggiasche
100 g di stracchino
olive taggiasche a piacere
1 cipolla rossa
origano
pepe nero
Si arrotolano le lingue di pasta formando un cordoncino, si sigilla e si chiude ad anello. Si passano velocemente nell’acqua e poi nel sesamo. Si dispongono su una teglia ricoperta di carta forno e con una forbice da cucina si tagliano i bordi (io mi sono dimenticata) e si lascia lievitare coperti per un'ora circa. S’inforna a forno ben caldo a 200°C per 25-30 minuti.
Quanti modi di fare e rifare...
Appuntamento al 6 Novembre con
Grazie Francesca, prendo la foto ed il link, a dopo per vedere con calma le tue meravigliose creazioni.
RispondiEliminaBaci
Che belli io non sapevo di queste preparazioni! Davvero golose, sono le ricette che più amo e non saprei quale provare per prima.
RispondiEliminaCiao.
mamma mia che meraviglia... e che ripieni... pomodorini ed alici mi ispirano moltissimo
RispondiEliminaFr@ golosi anche i tuoi ripieni complimenti!
RispondiEliminaCol buco o senza una cosa è certa! Sono goduriosi ^__^ Non saprei quale scegliere delle due versioni, una più appetitosa dell’altra. Fortissimo come hai “abbracciato” il pomodorino con l’acciuga :) Un bacione
RispondiEliminaBellissimi :)
RispondiEliminacavolo, avete avuto tutte una fantasia nelle farciture che io mi vado a nascondere in un angolino! che brava!
RispondiEliminaDalla Grecia? Davvero ottimo...
RispondiEliminaMamma mia che delizia!!! Sono delle bellissime ciambelle di pane che con quei ripieni così ricchi sono proprio da svenimento!!! Da provare...Un bacione!
RispondiEliminaQuest'iniziativa mi piace molto, imparo sempre nuove ricette, ma soprattutto usanze, tradizioni a me completamente sconosciute. Non conoscevo per niente i koulouria, mi è piaciuto leggerne la storia.
RispondiEliminaLa ricetta è fantastica e buco o non buco, ti è venuta benissimo, mi piacciono tutti i ripieni, complimenti Fra, la tua versione è molto golosa!
Vado a dare un'occhiata alla torta fritta, magari a novembre partecipo anch'io.
Baci
Giovanna
con o senza buco non importa..la versione con la cipolla è stupenda!!! brava
RispondiEliminanon li conoscevo e davvero ne sono estasiata, l'idea del pane da riempire e farne dei filoncini mi sta perseguitando da un bel po' e mi devo proprio mettere, bravisssssima!
RispondiEliminaHanno davvero un'ottimo aspetto! Mi sembra quasi di poterli assaggiare...
RispondiEliminastracchino, cipolla e olive per me! Hai fatto proprio dei bellissimi ripieni. scusa se commento solo ora ma ero fuori per un viaggio vinto con un contest. un bacione
RispondiEliminaCiao cara Fr@ complimenti per i deliziosi ripieni e per aver raccontato un po' di storia dei koulouri! Grazie infinite e a presto!
RispondiEliminaHo i pomodorini, le olive e l'origano. Tempo di cucinare, dunque?
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