lunedì 13 maggio 2024

Testaroli con olio extra vergine di oliva, pecorino e maggiorana

I testaroli sono un antico primo piatto originario della Lunigiana zona che comprende parte della  Liguria e della Toscana. Composta da una pastella di acqua, farina cotta su un particolari testo realizzato in ghisa, un tempo in terracotta, composto da una parte inferiore chiamata sottano e da un coperchio da una forma conica, chiamato soprano, posto sul fuoco di legna. 
Una volta cotta la pastella viene tagliata a losanghe, poi bolliti in acqua, scolati e conditi semplicemente con olio extra vergine di oliva, pecorino o parmigiano, oppure con il pesto.
Sono simili ai panigacci per l’impasto, ma vengono cotti e consumati in modo diverso.

Ho visto i testaroli su Instagram preparati da Nicoletta Lazzeroni e me ne sono innamorata. Non ho la fortuna di avere il tipico testo li ho fatti su un testo di ghisa, li ho conditi con olio extra vergine di oliva, pecorino e maggiorana fresca.



Testaroli con olio extra vergine di oliva, pecorino e maggiorana






Ingredienti:

300 g di farina 0
450 ml circa di acqua tiepida
olio extra vergine di oliva

Condimento

olio extra vergine di oliva
pecorino 
maggiorana
sale

Preparazione:

In una ciotola si mette la farina si aggiunge l’acqua piano piano, si gira fino a formare una pastella. Si fa riposare per 20 minuti circa.
Si fa scaldare una testo o una padella in ghisa , si versa la pastella al centro e con un cucchiaio si   distribuisce sulla padella. Si fa cuocere per 3-4 minuti e si gira.

Una volta cotto si mette su un tagliere si taglia prima in strisce , poi in rombi.
Si porta l’acqua ad ebollizione si sala e su versano i testaroli, si spegne il fuoco, ma mano che vengono a galla si scolano con una schiumarola.
Si depositano sui piatti e si condiscono con olio extra vergine di oliva, pecorino grattugiato e foglie di maggiorana.




giovedì 9 maggio 2024

Polpette alla cacciatora

Sono delle polpette di macinato misto di maiale e bovino dopo essere fritte, sono ripassate con una marinata di composta di rosmarino, salvia, timo, alloro, bacche di ginepro, vino ed aceto bianco, infine si aggiungono le olive taggiasche denocciolate.




Polpette alla cacciatora




Per le polpette

500 g di macinato misto di maiale e bovino
1 fetta di pane raffermo in ammollo nell'acqua
1 uovo
rosmarino
timo
sale
pepe nero


Marinatura:

rosmarino fresco
salvia fresca
timo fresco
alloro
bacche di  ginepro
2 spicchi di aglio
1 peperoncino piccolo
mezzo bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai di aceto bianco
olio extra vergine di oliva
sale 
pepe nero

Condimento

80 g di olive taggiasche denocciolate
farina o amido di mais


Preparazione:

In una ciotola si mettono tutti gli ingredienti della marinatura. Si mescola il tutto e si lascia riposare minimo 1 ora.

In una ciotola si mette la carne, si aggiunge il timo, rosmarino tritati, l'uovo, il sale, il pepe ed il pane bagnato e ben strizzato.  Si lavora bene per avere un composto amalgamato.
Si copre e si mette in frigorifero a riposare per 20 minuti circa. Passato il tempo si formano le polpette.
Si fa scaldare una padella con dell’olio di semi di girasole, si mettono le polpette, si fanno cuocere da tutti i lati muovendo la padella. Una volta cotte si tolgono e si mettono da parte. 

Nella stessa padella si aggiunge la marinatura, si fa cuocere per alcuni minuti, si aggiungono le olive denocciolate, si aggiunge la farina setacciata, poi le polpette e si fanno insaporire. Si servono con la salsa e si aggiunge a piacere il rosmarino fresco.



lunedì 6 maggio 2024

Manfricoli con asparagi e menta

 I manfricoli sono una pasta tipica di Narni, deliziosa cittadina umbra in provincia di Terni. I Manfricoli sono composti di semola di grano duro ed acqua; la caratteristica è che sono delle striscioline di pasta che si sfregano con le mani, da cui prende il nome, assumendo l’aspetto di grossi “serpentelli”. 
Li ho mangiati a Narni proprio con gli asparagi, ed appena ho potuto li ho rifatti grazie alla ricetta di Miria Onesta.  
In questo periodo a Narni c’è l’evento del La Corsa all’Anello che è una rievocazioni storica Medievale risalente al 1371; nelle taverne e nelle varie osterie della città i manfricoli sono immancabili.




Manfricoli con asparagi e menta


Ingredienti:

Per i manfricoli:
400 g circa di farina di grano duro
Acqua quanto basta

Per il condimento

300 g circa di asparagi
1 cipollotto
alcune foglie di menta
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero

60-80 g di Grana Padano

Preparazione:

Si setaccia la farina sulla spianatoia, si forma una fontana e si versa poca acqua alla volta, si inizia ad impastare aggiungendo acqua fino ad ottenere un impasto liscio e sodo.
Si copre e si lascia riposate per un’ora circa.
Passato il tempo si stende una sfoglia non troppo sottile, si taglia a metà e si tagliano delle striscioline larghe circa 2-3 millimetri. Si prendono le strisce e si sfregano con le mani per allungarle e arrotolarle.


Manfricoli




Si mondano gli asparagi, si toglie la parte terminale più legnosa e si rifila, si lavano per bene. Si tagliano le punte a meta, i gambi si tagliano a rondelle. 
In una larga padella si fa imbiondire con un filo di olio extra vergine di oliva il cipollotto tagliato a fettine, si aggiungono le rondelle di asparagi, si fanno cuocere coperti con l’aggiunta di un po’ di acqua fino a che saranno tenere, si aggiungono le punte e le foglie di menta.  

Si porta ad ebollizione abbondante acqua, si sala si buttano i manfricoli, appena vengono a galla  si prendono con un forchettone e si trasferiscono nella padella con gli asparagi, si aggiunge anche un mestolo di acqua di cottura della pasta, si manteca con il formaggio grattugiato.
S’impiatta e si serve.



Manfricoli con asparagi e menta