U tridd o malinfranti o millinfranti o maltriti sono i vari nomi per indicare in Puglia una pasta fatta a mano composta di semola di grano duro, uova, prezzemolo tritato e formaggio locale o parmigiano grattugiato. Dall’impasto morbido e consistente, si tira la sfoglia e si riduce, staccandola con le dita, in tanti pezzettini differenti che poi vengono cotti in un brodo di carne.
Da come mi hanno raccontato, è una pasta di antica origine che era servita soprattutto nel giorno di Santo Stefano, a Pasqua oppure era offerta alle donne che avevano appena partorito. Insomma un piatto sostanzioso, ma allo stesso tempo delicato.
Per un brodo di carne ho scelto la carne di cappone, per la sua delicatezza.
Ingredienti
Per la pasta:
100 g di farina di semola di grano duro
20 g di parmigiano Reggiano o Grana Padano grattugiato
1 uovo
1 ciuffo di prezzemolo
sale
Per il brodo di cappone:
Mezzo cappone circa 600 g
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla dorata
1 cucchiaio di passata di pomodoro
sale grosso
pepe nero
Preparazione:
In una capiente pentola si mette la cipolla, la carota e la costa di sedano pulite, il cappone, la passata di pomodoro, il pepe e si aggiunge 2 l circa di acqua fredda. Si fa cuocere minimo per 2 ore e mezza schiumando ogni tanto. Passato il tempo si toglie la carne e gli ortaggi, si mettono da parte per essere utilizzati in altre preparazioni. Si filtra il brodo e si sala. Il brodo può essere fatto il giorno prima in modo di poterlo sgrassare di più.
In una ciotola si versa la farina di semola, il parmigiano, l’uovo, il prezzemolo tritato e un pizzico di sale. Si mescola il tutto, si lavora fino ad ottenere un composto omogeneo, morbido e non asciutto. L’impasto deve risultare più morbido di una normale sfoglia.
Si passa nella spianatoia, si stende con il mattarello una sfoglia che si lascia asciugare per 10 minuti. Poi si taglia a grandi strisce e si inizia a spezzare con le dita le varie strisce di sfoglia formando tanti pezzettini che si lasciano ad asciugare su un telo.
Si porta a bollore il brodo e si versano i tridde o malinfranti e si lasciano cuocere per 5-6 minuti. Si servono in piatti fondi con il brodo e spolverizzati di parmigiano grattugiato.
Grazie di aver postato questa ricetta, non conoscevo questo tipo di pasta ed è sempre bellissimo imparare cose nuove!
RispondiEliminaChe bella questa pasta!! Mi piace l'idea di spezzettarla e gustarmela con il fantastico brodo di cappone! Ciao carissima buon inizio settimana
RispondiEliminaChe meraviglia i tridde! Non li conoscevo, ma mi piacciono sia come preparazione, il prezzemolo e il formaggio nell'impasto regalano una marcia in più, ma anche come usanza.
RispondiEliminaIl tuo piatto è un vero, autentico confort food! :-)
Un bacione e buona settimana
Non li conoscevo, ma la pasta in brodo mi piace moltissimo, quindi appunto la ricetta e provo quanto prima! Un abbraccio!
RispondiEliminaQueste sono quelle ricette della tradizione che adoro! Sanno di casa e di buono!!
RispondiEliminanon conoscevo affatto questa nuonissima pasta, ne prendo nota. Un abbraccio
RispondiEliminaè una vera coccola questa pasta fatta in casa! con il brodo di cappone poi sarà gustosissima!
RispondiEliminaNon li conoscevo, assolutamente... e mi piacciano non poco, di più :)
RispondiEliminaQuanto mi piacciono queste ricette della tradizione che profumano di casa. Questo è proprio un piatto "coccola" Un bacio, buona giornata
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