Quanto ci sarebbe ancora da dire su Pantelleria: e la limpidezza incredibile dell'acqua, che è come bagnarsi nell'aria liquida; e la dolcezza delle sere in cui veramente il cielo avvolge da tutte le parti.
Le cene all'aperto a Gadir, con quel pésto rosso, che è fatto col pomodoro, quasi quasi, tanto è rude e autentico, si penserebbe neolitico come i Sesi.
Ora c'è solo da raccomandarsi che il turismo non rovini Pantelleria, che non comincino a costruirci i grattacieli, che non s'industrino a raffittire l'ordine sparso delle case e a promuovere insediamenti di massa. Tanto la massa, a Pantelleria, ci verrà mai, anche con l'aliscafo e l'aeroplano. Che sappia mantenersi com'è ora, l'isola infernale e verde, che non ha avuto un poeta bucolico che l'abbia cantata. E se lo meriterebbe ancora.
Cesare Brandi, Viaggi e scritti letterari*
L’Ammoghiu o ammogghiu è una salsa dell’isola di Pantelleria composta di pomodori leggermente scottati per togliere la buccia, tagliati a pezzetti uniti ad un pesto di basilico, mandorle e aglio.
La ricetta l’ho presa da Rossella che vive per alcuni mesi dell’anno a Pantelleria. Come mette in evidenza nella ricetta, a Pantelleria i pomodori vengono arrostiti e donano un sapore leggermente affumicato alla salsa.
La salsa è ideale per condire la pasta, il pesce o semplicemente sul pane appena bruscato.
Ingredienti:
Per l’amoghiu
500 g di pomodori a grappolo maturi
200 g di mandorle tostate
2 spicchi di aglio
mazzetto di basilico
origano secco (mia aggiunta)
sale
pepe nero
olio extra vergine di oliva
400 g di spaghetti
Preparazione:
Si fanno arrostire i pomodori su una griglia o girandoli e rigirandoli su uno spargifiamma posto sul fornello del gas, oppure si sbollentano in acqua calda per alcuni minuti. Si toglie la pelle, si tagliano a pezzi molto piccoli.
Si mettono le mandorle, l’aglio, il basilico e l’origano in un mortaio con un filo di olio extra vergine di oliva, si pesta il tutto fino ad ottenere un composto. Si aggiunge ai pomodori, si unisce l’olio extra vergine di oliva a filo, il sale ed il pepe nero. Rossella aggiunge anche qualche cucchiaio di pomodori secchi tritati per dare corpo alla salsa.
Si lascia riposare per qualche ora, in modo da far armonizzare i sapori.
Si porta ad ebollizione l’acqua per la pasta, una volta cotta si condisce con la salsa, si aggiunge un filo di olio extra vergine di oliva.
*Cesare Brandi critico e storico d'arte, fondatore e direttore dell’Istituto Centrale del Restauro e professore universitario, ha avuto sempre a cuore i temi del restauro, l’ambiente e la protezione del patrimonio culturale. Lo scritto è degli anni anni 70 ed è stato raccolto nel libro Viaggi e scritti letterari, a cura di Vittorio Rubiu Brandi, 2009.
La cucina di Pantelleria e di tutta la Sicilia è fantastica !
RispondiEliminama che bontà con le mandorle, non conoscevo questa ricetta ma so che la sicilia, tutta la sicilia, è un gioiello!
RispondiEliminaChe spettacolo di condimento. fresco.. gustoso.. profumato! Un abbraccione e buon lunedì :-*
RispondiEliminaquant'è gustoso questo condimento! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaNon conoscevo questo condimento, ma deve essere squisito, lo proverò al più presto! Buona serata
RispondiEliminami ispira un sacco un sacco questa pasta :) un bacio, buona settimana
RispondiEliminaSbollentandoli che forse si fa prima mi sembra una ricetta molto veloce oltre che buona!!!!
RispondiEliminaQuesti spaghetti devono essere di una bontà incredibile!! Da provare al più presto!
RispondiEliminaun ottimo pesto che io non conoscevo. Grazie, buona giornata.
RispondiEliminamamma mia che buoni!
RispondiEliminaQuesto pesto deve essere una vera delizia all'assaggio!
RispondiEliminabaci
Alice
Semplicemente sublimi! Una sinfonia di sapori
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