Lo spunto per questo piatto viene
dal film di Paolo Sorrentino del 2001,
L’uomo in più; narra la storia di due omonimi Antonio Pisapia che passano dall’apice
del successo delle rispettive carriere al declino. Uno detto Tony è un cantante
napoletano, cinico, molto esuberante e dai modi esagerati; l’altro è un
calciatore di serie A natio di Narni Scalo, dal carattere introverso,
malinconico e sognatore. Le loro vite si svolgono parallele per poi sfiorarsi in
una Napoli degli anni Ottanta fino alle drammatiche conclusioni.
Il cantante napoletano
interpretato da Toni Servillo, ama il pesce ben cucinato, adora in particolare
la spigola all'acqua pazza che ricorre spesso nel film e sarà presente
nell’ultima scena preparata da lui stesso in carcere (vista mare), tanto da
meritarsi un applauso dai compagni di cella per la bontà.
Il nome e l’origine del piatto
sembra che provenga dai pescatori di Ponza che, mentre cucinavano il pesce in
barca, vedendo l’acqua nella teglia muoversi all’impazzata per via del moto
ondoso, chiamarono la preparazione “all’acqua pazza”.
L’ho servita sfilettata con un filo di olio extra vergine di oliva e prezzemolo tritato, e l’accompagnata da due crostini tostati conditi con il liquido di cottura della spigola.
Ingredienti:
4 spigole medie pulite
150 g di pomodorini o 300 g di pelati
3 spicchi d’aglio
500 ml circa di acqua
prezzemolo
origano
peperoncino
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
Preparazione:
Si puliscono e si squamano bene
le spigole, si salano e si pepano l’interno. In una larga padella che può
contenere le spigole, si fanno imbiondire gli spicchi di aglio in olio extra
vergine di oliva con il peperoncino, si aggiungono i pomodorini, si sala e si
spolvera con l’origano. Si fanno cuocere per alcuni minuti, poi si aggiunge
l’acqua, si porta ad ebollizione e si aggiungono le spigole, si abbassa la
fiamma e si coprono, si fanno cuocere per 20 minuti circa. Si spolverano con un
po’di prezzemolo tagliuzzato.