lunedì 30 giugno 2025

Calamarata con merluzzo, pomodorini gialli e granella di pistacchi

Pasta, formato calamarata, condita semplicemente con merluzzo tagliato a pezzetti scottato e insaporito dai datterini gialli; per finire  con prezzemolo, erba cipollina e granella di pistacchi. 



Calamarata con merluzzo, pomodorini gialli e granella di pistacchi





Ingredienti:

360 g di calamarata 
400 g di datterini gialli al naturale in barattolo 
300 g circa di merluzzo 
20 g di granella di pistacchi
1 peperoncino
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
erba cipollina fresca
olio extravergine di oliva 
sale 
pepe



Preparazione:

Si taglia il merluzzo in tanti pezzettini.
In una padella si mette a rosolare lo spicchio di aglio in olio extravergine di oliva e peperoncino.
Si aggiungono i pezzetti di merluzzo, si lasciano cuocere. Si aggiungono i datterini gialli, si sala e si pepa; si lasciano cuocere per 5-8 minuti.
Si porta l’acqua a bollore per la pasta, si cuoce la pasta al dente, si scola e si travasa nel padella con un mestolo di acqua di cottura; si  manteca, si aggiunge parte del prezzemolo e dell’erba cipollinina tritati. 
Si impiatta e si aggiunge la granella di pistacchi ed il restante prezzemolo ed erba cipollina.



giovedì 26 giugno 2025

Soufico di Ikaria

 Il Soufico è il piatto più conosciuto dell’isola greca di Ikaria, situata nell'Egeo centro-orientale. L’isola è famosa per  essere una delle Zone Blu, vale a dire zone del pianeta dove si vive meglio e a lungo; in quanto si è constatato, attraverso ricerche, che le persone hanno una vita longeva e sana, l’età media supera i 90 anni. 
Il Soufico è il piatto iconico, composto di ortaggi come melanzane, peperoni, zucchine, pomodori, cipolle e patate cotti armoniosamente insieme in un'unica pentola.  
Come scrive Diane Kochilas, autrice del bel libro Ikaria. Lessons on Food, Life, and Longevity from the Greek Island. Where People Forget to Die, da cui ho tratto la ricetta, le sue origini non sono chiare. Il nome Soufico  potrebbe derivare dall'italiano soffocare, forse per il modo in cui le verdure sono ricoperte di olio d'oliva; oppure secondo i locali, il nome deriva da “sou' fika” o “s'afika” che nel dialetto locale significa “te ne ho lasciato un po'”, perché è talmente buono che se ne lascia sempre una porzione a chi si è caro.
Diane Kochilas scrive  che ci sono almeno quattro versioni: una del lato nord dove gli ortaggi vengono tagliati a fette e fritti separatamente, poi stratificati e cotti insieme;  una del lato sud in cui gli ortaggi vengono tagliati a pezzetti e fritti tutte insieme; una autunnale, con zucca e peperoni ed una versione molto antica che non contiene né melanzane, zucchine, peperoni e patate, ma è una combinazione di aringhe, pomodori e cipolle.
Io ho optato per la versione a fette degli ortaggi, fritti separatamente, poi stratificati e cotti insieme sul fornello, ma si può cuocere al forno.
Il Soufico fa parte dei quei meravigliosi piatti mediteranei come la caponata, la cianfotta, la ratatouille o il tumbet mallorquin che racchiudono i colori ed i sapori degli ortaggi dell’estate.




Soufico di Ikaria





Ingredienti:

2 melanzane medie
2 peperoni verdi 
3 zucchine medie 
3 cipolle grandi 
3 spicchi d'aglio
2 patate grandi
3 pomodori a grappolo grandi e maturi
foglie di origano fresco
olio extravergine di oliva 
sale 
pepe nero 

Preparazione:

Dopo aver lavato bene le verdure, le melanzane e le zucchine si tagliano a fette di circa 6 mm, mentre i peperoni si tagliano a strisce. 
Si mettono separati in scolapasta leggermente salati, per 30 minuti.
Si scottano in padella separatamente  con un filo di olio extra vergine di oliva, si mettono da parte.
Si grattugino i pomodori e si mettono da parte.

In una padella capiente che possa andare anche in forno, si fa imbiondire la cipolla e l’aglio in olio extra vergine di oliva per  6 a 7 minuti. Una volta imbiondita si trasferisce in un piatto.
Nella stessa padella si mette un filo di olio extra vergine di oliva, si depositano le patate tagliate a fette di 6 mm circa e si fanno soffriggere finché i bordi saranno colorati. Si scolano e si mettono da parte.
Nella stessa padella si mette un po’ di cipolla e aglio sul fondo, si aggiungono 2 cucchiai di pomodoro grattugiato, sale e pepe nero. 
Si dispongono le fette di patate in un unico strato, sopra si aggiunge un po’ di pomodoro e cipolla, si sala e si pepa.  
Si distribuiscono sopra i peperoni, altra cipolla, aglio e pomodori, un po' di origano fresco, sale e pepe nero; poi le fette di melanzane, altra cipolla, aglio, pomodori, sale, pepe nero e origano; infine
le fette di zucchine, cipolla, aglio, pomodoro, sale e pepe. Durante la stratificazione, si preme con una spatola in modo che gli ortaggi siano stratificate in modo compatto.

Si mette a cuocere sul fornello, a fuoco basso, coperto, per circa 30 minuti, o fino a quando le verdure saranno molto morbide ed il liquido che rilasciano sarà evaporato.
Oppure si può cuocere il soufico in forno preriscaldato a 175°C per 35 minuti, fino a quando sarà molto morbido.

Una volta pronto si spolvera con prezzemolo tagliato.



Soufico di Ikaria



lunedì 23 giugno 2025

Vermicelli alla Sangiuannìidde

Vermicelli alla Sangiuannìidde per la precisione Vermecìidde alla Sangiuannìidde o San Giuannid è un piatto tipico pugliese della vigilia della festa di San Giovanni. Secondo la tradizione il 23 giugno alla Vigilia della festa di San Giovanni i contadini pugliesi preparavano questo piatto, per dare il benvenuto all’estate e come buon auspicio per abbondanti raccolti. 
Un condimento semplice e gustoso composto di pomodorini, acciughe e capperi.


Vermicelli alla Sangiuannìidde





Ingredienti:

400 g di vermicelli  o spaghetti
500 g di pomodorini ciliegino
4 filetti di acciughe sottolio
40 g di capperi dissalati
2 spicchi d'aglio 
peperoncino piccante secco 
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale


Preparazione:

In una larga padella si mette l’olio extra vergine l’aglio tagliato a pezzetti, il peperoncino e acciughe dissalate tagliate a pezzetti. Si fa insaporire l’olio si aggiungono i pomodorini tagliati a metà e qualcuno interi che verranno schiacciati con il cucchiaio per avere un po’ di liquidità.
Si lascia cuocere a fuoco dolce per 15-20 minuti, si schiacciano i pomodorini, poi si aggiunge il prezzemolo ed i capperi dissalati, si lascia insaporire per alcuni minuti e si spegne.
Si lessano i vermicelli, si scolano molto al dente, si versano sul sugo e si manteca con un filo di olio extra vergine di oliva. 
Si impiatta e si serve. 



giovedì 19 giugno 2025

Coca de Trempó - Schiacciata con pomodori, peperoni e cipolle

La Coca de Trempó  o Trampó è la regina dell'estate dell’Isola di Maiorca; è una sorta di schiacciata sottile e croccante composta da farina, olio extra vergine di oliva, acqua, sale ed uova. La Coca è condita in vari modi salati o dolci; in questo caso è condita dal Trempó maiorchino che è un'insalata tradizionale dell'isola, composta da pomodori maturi, peperoni verdi chiaro chiamato rubio sono tipo i friggitelli e cipolla bianca, il tutto condito con sale ed olio extravergine di oliva.
La parola "coca" in lingua catalana e occitana deriva dal verbo latino "coquere", cucinare
coques (coca al singolare), oltre ad essere una specialità delle Isole Baleari, si può trovare anche nella zona della Catalogna ed a Valencia.
Mentre la parola trempó deriva dalla verbo maiorchino “trempar” che significa condire.
La ricetta l’ho tratta da Tomeu Arbona, proprietario del “Fornet de la Soca” una panetteria, pasticceria e gastronomia nella quale recuperano ricette tradizionali dell'isola di Maiorca.



Coca de Trempó - Schiacciata con pomodori, peperoni e cipolle





Ingredienti:


Per la base 

250 g di farina 0
1 uovo intero
1 cucchiaio di zucchero 
1 tazzina d'acqua (50 ml)
1 tazzina d'olio extra vergine di oliva (50 ml)


Per il trempón

6-8 pomodori a grappolo
2-3 peperoni verdi (a Maiorca usano un peperone verde chiaro chiamato rubio sono tipo i friggitelli)
2-3 cipollotti o cipolle piccole bianche
paprika affumicata
olio extra vergine di oliva
sale



Preparazione:

In una grande ciotola si mette l’acqua, olio extra vergine di oliva, il sale e l’uovo, si amalgama il tutto, poi si unisce pian piano la farina. Si impasta il tutto fino a rendere un panetto liscio, si copre e si lascia riposare per 30 minuti circa.

Passato il tempo di riposo si stende l’impasto su un teglia rettangola unta di olio extra vergine di oliva. Si mette in forno caldo a 170º C per almeno 20 minuti.

Nel frattempo si prepara il trempó, si tagliano a fette i pomodori, i peperoni verdi privati del picciolo e dei semi interni ed i cipollotti, si condiscono con sale,  olio extra vergine di oliva e paprika affumicata. Si amalgama il tutto e si lascia riposare.



Trempó



Quango la base sarà precotta, si toglie dal forno si mette un filo di olio extra vergine di oliva, si dispone il trempón ricoprendola completamente.
 
Si rimette in forno e si lascia cuocere minimo per 30 minuti, deve essere croccante.
Si sforna e si lascia raffreddare, prima di gustarla.





Trempó




lunedì 16 giugno 2025

Strascinati col peperone crusco e cacio ricotta

 Da tempo che volevo provare questo piatto tradizionale lucano i Strascinati o Raschiatelli o pasta a "tre dita" con il tipico peperone crusco. Appena sono riuscita a trovare i peperoni cruschi l’ho provato.
Gli Strascinati o Raschiatelli o pasta a "tre dita" è una pasta fatta in casa di semola rimacinata di grano duro ed acqua, tagliata a pezzi di 3-4 centimetri, poi con una leggera pressione delle dita: indice, medio e anulare si “strascinano” sulla spianatoia, formando così degli incavi. 
Il peperone crusco o di Senise comune in provincia di Potenza, in dialetto Zafaran, per chi non lo conoscesse è un peperone cornetto tipico della zona essiccato al sole e conservato. Si utilizza scottandolo per pochi secondi in olio caldo, scolato e lasciato raffreddare per ottenere una consistenza croccante, da qui il nome “crusco” zafaran’ crusck. Oppure ridotto in polvere chiamato U’zafaran p'sat.  
Questi sono i piatti che adoro semplici, buoni con ingredienti ottimi.



Strascinati col peperone crusco e cacio ricotta



Ingredienti: 

300 g di semola di grano duro integrale
150-200 ml di acqua tiepida
sale

Condimento:

5-6 peperoni cruschi
2 spicchi d’aglio
1 fetta di pane casereccio raffermo
peperoncino a piacere
prezzemolo fresco
olio extra vergine di oliva

Cacio ricotta a piacere



Preparazione:

In una ciotola si mette la farina, si aggiunge piano piano l’acqua tiepida ed il sale, si impasta, si forma un composto omogeneo che si lavora sulla spianatoia infarinata. Si lascia riposare coperto per almeno 30 minuti.
Passati il tempo si divide impasto in tanti cilindri, si lavorano con i palmi della mano sulla spianatoia per assottigliarli. Si tagliano in tanti pezzi di circa di 3-4 centimetri;  con le dita: indice, medio e anulare si fa una pressione sui pezzi di pasta ‘strascinandoli’ sulla spianatoia, formando così degli incavi. Dopo aver fatto gli strascinati si lasciano riposare. 


Stracinati



Stracinati





Nel frattempo si prepara il condimento. Si puliscono e asciugare i peperoni cruschi, si privano dei semi. Si friggono velocemente in olio extra vergine di oliva, si scolano dall’olio in eccesso e si mettono a raffreddare. 

In una padella si mette dell’olio extra vergine di oliva, del peperoncino, si aggiunge la mollica tagliati a pezzetti, si fa dorare e si mette da parte.

Si porta abbondante acqua in ebollizione. Una volta che l’acqua sarà pronta si cuociono i stracinati il tempo di venire a galla.

In una padella più grande si mette dell’olio extra vergine di oliva e uno spicchio di aglio si fa dorare, si aggiungono gli strascinati cotti, un mestolo di acqua di cottura, si aggiunge il prezzemolo tritato in precedenza, alcuni peperoni cruschi fritti sbriciolati, si manteca velocemente il tutto.
Si impiatta si aggiunge il pane croccante ed il cacio ricotta.


Strascinati col peperone crusco e cacio ricotta




giovedì 12 giugno 2025

Cosce di pollo con salsa pipérade piccante

Questa ricetta è tratta dal libro dello chef basco Gerald Hirigoyen, Pintxos: Small Plates in the Basque Tradition.
Sono delle cosce di pollo cotte con la pipérade, quest’ultima piatto simbolo dei Paesi Baschi che è uno stufato di peperoni, cipolle e pomodori, in questo caso ridotta a salsa con l’aggiunta dell’aroma dolce e piccante. Il dolce è dato oltre che dai peperoni, dallo zucchero di canna, mentre il piccante oltre che dal piment d'Espelette che è una polvere di peperoncino basco affumicato, dall'aceto di sherry nella ricetta originale, io ho utilizzato l’aceto di mele. 
Il piatto è una vera delizia.



Cosce di pollo con salsa pipérade piccante



Ingredienti:

4 cosce di pollo con la pelle
2 cucchiai di zucchero di canna scuro
aceto di sherry (io aceto di mele)
sale 
pepe nero
olio extra vergine di oliva

Per la Pipérade

mezzo peperone rosso 
mezzo peperone giallo 
mezzo peperone verde
3 pomodori a grappolo 
1 cipolla rossa piccola
1 spicchio di aglio
pimento d'Espelette (una polvere di peperoncino basco affumicato) o paprika piccante
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero

Per guarnire

prezzemolo fresco tritato 

Preparazione:

Dove aver lavato e mondato i peperoni si tagliano a strisce longitudinali. Si taglia a fettine la cipolla rossa. 
In una larga padella si scalda l'olio d'oliva extra vergine di oliva, si aggiunge la cipolla, i peperoni, si fanno cuocere per alcuni minuti, poi si aggiunge l'aglio tagliato a pezzetti ed i pomodori tagliati a pezzi. Si sala e si pepa, si fa cuocere mescolando di tanto in tanto, fino a quando le verdure si saranno ammorbidite. Una volta cotte si aggiunge il pimento d'Espelette o la paprika affumicata.  
Si trasferisce la pipérade in un frullatore, si frulla fino a ottenere una purea liscia. Si mette da parte.

Si cospargere il pollo su tutti i lati con sale e pepe. Si scalda una padella con un filo di olio extra vergine di oliva, si depositano le cosce di pollo con la pelle rivolta verso il basso, si cuociono per 3-4 minuti o fino a quando la pelle diventa dorata; con le pinze si girano le cosce e si cuociono sull’altro lato per 3 minuti o finché non saranno leggermente dorate. Si trasferiscono in un piatto.

Nella stessa padella si aggiunge lo zucchero di canna, si gira finché non si scioglie. Una volta sciolto si toglie dal fuoco, si sfuma con l'aceto di sherry o aceto di mele. 
Si rimette sul fuoco, si gira il composto per circa 1 minuto o fino a quando non si sarà addensato e ridotto. Si unisce la piperade ed il piment d'Espelette o paprika piccante, si gira.
Si rimette il pollo, si copre e si abbassa il fuoco al minimo e si lascia cuocere fino a quando le cosce saranno cotte e l’intingolo si sarà leggermente ristretto.  Si cospargono le cosce di pollo con il prezzemolo e si servono con l’intingolo.



Cosce di pollo con salsa pipérade piccante





lunedì 9 giugno 2025

Mezzemaniche con melanzane, pomodorini, bottarga di tonno e mandorle

Inauguro la stagione delle melanzane nella mia cucina, insieme ai pomodorini, per condire delle mezzemaniche. Ho aggiunto una spolverata di bottarga di tonno in polvere e mandorle tritate grossolanamente.


Mezzemaniche con melanzane, pomodorini, bottarga di tonno e mandorle





Ingredienti:

380 g di mezze maniche o altra pasta corta
2 melanzane oblunghe
250 g circa di pomodorini
20 g bottarga di tonno in polvere
20 g di mandorle intere
1 spicchio di aglio
1 peperoncino
prezzemolo
olio extra vergine di oliva
sale


Preparazione:

Si taglia a  mezzi le melanzane, si mettono in una grande padella con l’olio extra vergine di oliva, si fanno scottare fino a quando saranno cotte. Si depositano su un piatto.
Nella stessa padella si mette un filo di olio extra vergine di oliva, uno spicchio di aglio e un peperoncino, si fa imbiondire e si aggiungono i pomodorini tagliati a metà, si fanno cuocere per alcuni minuti. Si aggiungono i pezzi di melanzane, si amalgama il tutto, e si fa cuocere per alcuni minuti. Poi si aggiunge parte del prezzemolo tritato e delle mandorle a pezzi e si spegne.
Si cuoce la pasta al dente, si scola e si aggiunge alla sugo di melanzane con un po' di acqua di cottura della pasta, si manteca, si unisce il prezzemolo, la bottarga di tonno in polvere, e le mandorle tritate si  manteca a fuoco spento. 
S’impiatta, si aggiunge un filo di olio extravergine di oliva e a piacere altra polvere di bottarga di tonno e di mandorle tritate. 




giovedì 5 giugno 2025

Polpette di salmone con salsa di yogurt greco e lime

Sono delle polpette di salmone cotto al vapore, poi con l’aggiunta di un piccola patata lessa, 1 cucchiaio yogurt greco, zenzero fresco, cipollotto, prezzemolo e succo di lime. Con una panatura di farina di mais fioretto e cotte in padella con un filo di olio extra vergine di oliva. Accompagnate con un salsa di yogurt greco e lime, prezzemolo e parte verde del cipollotto.

Polpette di salmone con salsa di yogurt greco e lime





Ingredienti:

250 g di trancio di salmone fresco senza pelle e lische
1 uovo piccolo
1 patata piccola lessa
1 cucchiaio di yogurt greco
1 cm di zenzero fresco
la parte verde del cipollotto
1 spicchio di aglio
succo di mezzo lime
prezzemolo
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero

Panatura

farina di mais fioretto

Salsa di yogurt greco e lime

150 g di yogurt greco
succo di mezzo lime
aglio in polvere
prezzemolo
la parte verde del cipollotto
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero



Preparazione:

Si adagia il salmone su un cestello per la cottura a vapore, si fa cuocere per 5-10 minuti. Una volta cotto, si mette in un piatto, si sfiletta con una forchetta e si lascia raffreddare.

Per la Salsa di yogurt greco e lime. In Una ciotola si mette lo  yogurt greco, si aggiunge l’aglio in polvere, il sale, il pepe, il succo di lime,  infine un filo di olio extra vergine di oliva. Si gira il tutto e si aggiunge il prezzemolo tritato e la parte verde del cipollotto tagliato a rondelle. Si copre e si lascia riposare in frigorifero.

Una volta freddo il salmone, si mette in una ciotola, si aggiunge la patata lessa schiacciata, l’uovo, lo yogurt greco, l’aglio a pezzetti, il prezzemolo tritato, lo zenzero tritato, la parte verde del cipollotto tagliato a pezzetti, il succo e la scorza di lime, un filo di olio extra vergine di oliva, sale e pepe nero. Si amalgama il tutto, se risulta un po’ molliccio si aggiunge un po’ di farina fioretto. Si copre e si mette in frigo, minimo per 30 minuti.

Passato il tempo di riposo si formano le polpette si impanano con la farina di mais fioretto da entrambi i lati,  si coprono si mettono in frigo per altri 10 minuti.
Passato il tempo si cuociono in una padella con un filo di olio extra vergine di oliva, su ciascun lato  per circa 3-4 minuti. Si depositano su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso,

Si servono le polpette di salmone con la Salsa di yogurt greco e lime e a piacere con insalata di misticanza.


Polpette di salmone con salsa di yogurt greco e lime





lunedì 2 giugno 2025

Spaghettoni con zucchine romanesche, pesto di fiori di zucchina, mentuccia e provolone piccante

Sono degli spaghettoni conditi con un pesto di zucchine romanesche scottate in padella con i loro fiori un cipollotto, poi frullato il tutto aggiungendo mentuccia e per finire una spolverata di provolone piccante.

Spaghettoni con zucchine romanesche, pesto di fiori di zucchina, mentuccia e provolone piccante



Ingredienti:

380 g di spaghettoni
4 zucchine romanesche medie
30 g di mentuccia
10 fiori di zucchina
40 g di provolone piccante
1 cipollotto
burro
olio extra vergine di oliva
sale 
pepe nero



Preparazione:

Si lavano bene le zucchine si tagliano a tocchetti. Si lavano velocemente i fiori di zucca, si privano del pistilli, si aprono e si tagliano a striscioline.
In una larga padella in un filo di olio extra vergine di oliva, si fanno scottare velocemente le zucchine tagliate a tocchetti, si aggiunge il cipollotto tagliato a fettine ed i fiori di zucca tagliati. Si scotta il tutto, si sala e si pepa.
In un boccale si mettono le foglie ben lavate della mentuccia, i fiori di zucchina e parte delle zucchine, si sala, si pepa e si aggiunge a filo olio extra vergine di oliva e con il minipimer si riduce tutto in un pesto.
Si cuoce la pasta al dente, si scola e si versa nella padella con le zucchine, si aggiunge un mestolo di acqua calda e una noce di burro, si fa sciogliere girando; si aggiunge il pesto di mentuccia, si amalgama il tutto. S’impiatta e si spolvera con il provolone piccante grattato. 



Spaghettoni con zucchine romanesche, pesto di fiori di zucchina, mentuccia e provolone piccante




Spaghettoni con zucchine romanesche, pesto di fiori di zucchina, mentuccia e provolone piccante