Durante le mie ultime estati nel Salento
oltre al buon pane e alle
Pucce, ho apprezzato molto i Pizzi leccesi. Sono dei pani
conditi, vale a dire che oltre alle farine, acqua, lievito olio extra vergine
di oliva nell’impasto viene aggiunto pomodoro, cipolla, peperoncino ed olive
nere salentine con il nocciolo.
L’origine di questi panini
conditi è antica, sembra che provenga dal cuore del Salento, nella zona
denominata Grecìa Salentina. Una zona dove la presenza greca è attestata fin
dall’epoca antica (Magna Grecia), ed in particolare nell'VIII secolo dovuta
all'emigrazione di molti religiosi a causa delle contese sull'iconoclastia e
dei greci a seguito delle campagne militari dell'imperatore Basilio I. I numerosi villaggi sorti in questa zona
avevano cultura e lingua greca; con il passare dei secoli, la lingua greca si
contaminò con la lingua neolatina e locale fino ad arrivare a parlare un
dialetto neo-greco noto come grecanico o griko che ancora oggi si parla.
Nella Grecìa Salentina questo
pane è chiamato
scéblasti che in griko
significa “senza forma”. Nel comune di Zollino da più di dieci anni si tiene
una
sagra, in onore di questo pane speciale.
Come ogni ricetta tradizionale ci
sono tante varianti, mi hanno indicato questa.
Ingredienti per 9-10 pizzi:
200 g di farina 0
200 g di semola di grano duro più quella per la spianatoia e la teglia
5 g di lievito di birra secco o 15 g di lievito di birra
fresco
100-150 ml circa di acqua
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
un pizzico di sale
un pizzico di zucchero
3 pomodori ramati medi oppure 3 pomodori pelati
1 cipolla bianca media
100 g di olive nere salentine con il nocciolo (o tipo Gaeta)
peperoncino quantità a piacere (un bel po’)
Preparazione:
Si fanno sbollentare in acqua
calda per 5 minuti i pomodori, si fanno raffreddare e si privano della buccia,
si tagliano a pezzetti, si mettono in un’ampia ciotola e si schiacciano con la
forchetta. Si taglia a fettine la cipolla bianca e si aggiunge ai pomodori, si
uniscono le olive nere con il nocciolo, il peperoncino, due cucchiai di olio
extra vergine di oliva e un pizzico di sale. Si fa insaporire il tutto, poi si
aggiungono le due farine setacciate e il lievito fatto sciogliere nell’acqua
tiepida con un pizzico di zucchero.
Si lavora il tutto fino ad
ottenere una pasta morbida ed elastica (sarà molto appiccicaticcia).
Finito di impastare, si copre con
il restante olio extra vergine di oliva. Si lascia riposare coperto in un luogo
lontano dalle correnti fino al raddoppio (io 2 ore circa).
Poi si versa l’impasto su di una
spianatoia infarinata di semola di grano duro, si forma un rotolo e si divide
in tanti panetti, si schiacciano un po’ e si dispongono su una teglia da forno
infarinata con la semola di grano duro, distanziandoli tra di loro. Si lasciano
lievitare per 40 minuti circa e poi s’infornano a forno caldo a 240°C; prima di
infornare si mette una bacinella di acqua sul fondo in modo di dare vapore al
forno. Si fanno cuocere per 20-30 minuti, dipende dal forno.
Una volta cotti, si mettono a raffreddare su una grata.
Con questi pani conditi partecipo a
Panissimo, evento creato da
Barbara e
Sandra e ospitato questo mese
da
Sandra