Piatto antico dei Monti della Tolfa territorio a nord di Roma, soprattutto delle cittadine di Tolfa e Allumiere. E’ una delle tante acquacotte della zona, ma più povera chiamata La Trista a cui un poeta di Tolfa Ettore Pierrettori le ha dedicato una poesia.
La trista
A la su’ fia, che studiava a Roma,
disse ’n patre: «L’assagge, passere’?»
Ne prese ’n po’: «Sento ’no strano aroma»
…fece du’ smorfie: «che zozzaria è?»
«Questa è fatta pe’ le gente da sòma,
lo sapevo che n’è robba per te;
ma si nun magne que’, ’l picchio te doma,
se chiama trista e è trista come me.
’N po’ d’acqua e sale dentr’a ’na piletta,
ajo e mentuccia e, doppo ch’è bollita,
se ’mpaneno du’ fette de bruschetta».
Seguitanno a magnà sènsa forchetta
fece a la fïa, e se leccò le dita:
«…Però se’ sempre la mi’ passeretta».
Ettore Pierrettori da A la Tòrfa … da lontano. Poesie in dialetto torfetano, 1994
Le poesia di Ettore Pierrettori sono state messe in musica dal musicista Giovanni Caviezel nell’album Tòrfa Songs, tra cui vi è La Trista
C’è una versione più ricca della Mentucciata con l’aggiunta delle patate, baccalà e pecorino. Io ho scelto la versione Trista aggiungendo solo un po’ di pecorino romano.
Ingredienti:
4 bicchieri di acqua (1 bicchiere a persona)
mentuccia 3-4 rametti
1 spicchio di aglio vestito
2 pomodorini o 1 pomodoro pelato in inverno
1 peperoncino
olio extra vergine di oliva
sale
4 fette di pane raffermo
pecorino romano a piacere per la versione “semi ricca”
Preparazione:
In un tegame si mette l'acqua, spicchio di aglio vestito e schiacciato, peperoncino tagliato a pezzi, pomodori, si porta a bollore, si aggiunge la mentuccia, si lascia cuocere per altri 8-10 minuti circa.
Su delle scodelle, si mette una fetta di pane e sopra si versa alcuni cucchiai di mentucciata, non deve essere tantissima la quantità giusta per inumidire il pane, si fa assorbire e si aggiunge l’olio extra vergine di oliva.
A piacere si aggiunge pecorino grattugiato.
Piatto leggerissimo mia cara e dopo le grandi abbbuffate cade prorpio a pennello!!!Baci,Imma
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RispondiEliminaPiù leggero non si può ma è quello che ci vuole. Un abbraccio.
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RispondiEliminaScusa ma ho pasticciato un pò!!
RispondiEliminabella la ricetta e anche il nuovo header !
RispondiEliminaChe bello l'header! Non conoscevo questo piatto, ma mi piace un sacco.
RispondiEliminaUn piatto squisito, perfetto per la cena di stasera!! un bacio.
RispondiEliminanon conoscevo questa ricetta ma penso proprio che mi piacerebbe assai visto che in estate adoro il pane raffermo bagnato e condito con olio aceto e mentuccia fresca. grazie per la condivisione, un bacio e buona settimana
RispondiEliminaanche oggi imparo qualcosa di nuovo! bello quel blu del nome del blog, è nuovo giusto? buona giornata!
RispondiEliminaDopo le mangiate dei giorni scorsi questo piatto è un toccasana :-P
RispondiEliminaDa te trovo spesso ricette che proprio non conosco, semplici e invitanti. Bella anche questa di oggi.
RispondiEliminaGrazie e bacioni.
Una bella ricetta che non conoscevo e che voglio assolutamente provare . Bello il nuovo header del blog . Un saluto, Daniela.
RispondiEliminaUna versione squisita...però pure un pò di baccalà che squisitezza!Baci Fra e buon anno cara
RispondiEliminaQuanto mi garbano queste ricette povere ma genuine!!!! Me la sono segnata ;)
RispondiEliminauna saporita ricetta di recupero, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaBellissimo il nuovo header! Anche se sono romana questa ricetta non conoscevo, mi piace!
RispondiEliminabaci
Alice
Grazie a tutti! :)
RispondiEliminaCi sta bene anche un bell'ovetto di gallina, rotto sopra che si cuoce col calore del brodino! ❤
RispondiEliminaVero!
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