Adriana si alza e va a prendere i ghemistà. Nel piatto di Lambros mette un pomodoro e un peperone ripieni. Al primo boccone, gli sfugge un gemito di piacere, che Adriana incassa come il miglior complimento. Lambros mangia i ghemistà con gusto e non si oppone quando Adriana gli propone il bis.“Come faceva a sapere che i ghemistà sono il mio piatto preferito?” le chiede.“Adesso capisco perché siete diventati amici, lei e mio marito,” replica ridendo.
Petros Markaris, L'esattore. Una nuova indagine del commissario Charitos, 2012
Lo spunto oggi viene dallo scrittore Petros Markaris e dal protagonista dei suoi romanzi il commissario di polizia ad Atene Kostas Charitos. Il commissario ha un vero debole per questo tipico piatto greco la Gemista che sono delle verdure, in genere pomodori e peperoni, ripiene di riso e spezie; tanto che la moglie Adriana glielo prepara quando vuole conquistarlo o come simbolo di riappacificazione dopo una lite.
La ricetta per fare la Gemista l’ho tratta dal numero di giugno 2014 della rivista Sale & Pepe, in un servizio dedicato ai piatti principali di una taverna situata nel lungomare di Santorini, da cui trassi a suo tempo Moussaka vegetariana dei tempi antichi.
4 peperoni verdi (io gialli non tanto grandi)
16 cucchiai di riso Carolina o Basmati (io Thaibonnet)
2 patate medio grandi (opzionale)
2 cucchiaini di zucchero
1 cipolla bianca
basilico
prezzemolo (io menta)
sale
pepe nero
olio extra vergine di oliva
Si tagliano le calottine dei peperoni si puliscono dei semi e dei filamenti (nel caso fossero grandi si tagliano un po’ per renderli più bassi, lo “scarto” si taglia a pezzetti e si aggiunge alla polpa dei pomodori).
In una larga padella si fa imbiondire la cipolla tagliata a piccoli pezzi in olio extra vergine di oliva, si unisce il riso e dopo la polpa dei pomodori, infine lo zucchero. Si fa cuocere un po’ e si spegne.
Si mettono in una teglia da forno alta i pomodori ed i peperoni, si riempiono un po’ al di sotto del bordo, si coprono con la reciproca calottina. Tra gli spazi si mettono gli spicchi abbastanza grandi delle patate. Si versa dell’acqua fino a metà altezza dei pomodori, si aggiunge olio extra vergine di oliva. Si copre con un foglio di alluminio.
Si mette in forno caldo a 180° C per una 1 ora circa, poi si toglie il foglio di alluminio, si lascia cuocere per altri 30 minuti.
Si lascia intiepidire prima di mangiarli. Sono ottimi anche freddi.
La ricetta per fare la Gemista l’ho tratta dal numero di giugno 2014 della rivista Sale & Pepe, in un servizio dedicato ai piatti principali di una taverna situata nel lungomare di Santorini, da cui trassi a suo tempo Moussaka vegetariana dei tempi antichi.
Ingredienti:
4 pomodori grandi ramati4 peperoni verdi (io gialli non tanto grandi)
16 cucchiai di riso Carolina o Basmati (io Thaibonnet)
2 patate medio grandi (opzionale)
2 cucchiaini di zucchero
1 cipolla bianca
basilico
prezzemolo (io menta)
sale
pepe nero
olio extra vergine di oliva
Preparazione:
Si lavano i pomodori si tagliano le calottine, si svuotano della polpa che si trasferisce in una ciotola; si aggiunge il prezzemolo (io menta), il basilico, il sale, il pepe nero ed l’olio extra vergine di oliva.Si tagliano le calottine dei peperoni si puliscono dei semi e dei filamenti (nel caso fossero grandi si tagliano un po’ per renderli più bassi, lo “scarto” si taglia a pezzetti e si aggiunge alla polpa dei pomodori).
In una larga padella si fa imbiondire la cipolla tagliata a piccoli pezzi in olio extra vergine di oliva, si unisce il riso e dopo la polpa dei pomodori, infine lo zucchero. Si fa cuocere un po’ e si spegne.
Si mettono in una teglia da forno alta i pomodori ed i peperoni, si riempiono un po’ al di sotto del bordo, si coprono con la reciproca calottina. Tra gli spazi si mettono gli spicchi abbastanza grandi delle patate. Si versa dell’acqua fino a metà altezza dei pomodori, si aggiunge olio extra vergine di oliva. Si copre con un foglio di alluminio.
Si mette in forno caldo a 180° C per una 1 ora circa, poi si toglie il foglio di alluminio, si lascia cuocere per altri 30 minuti.
Si lascia intiepidire prima di mangiarli. Sono ottimi anche freddi.
Questa ricetta mi ingrita moltissimo, ecco una ricetta da proporre ai miei amici. Un abbraccio, Daniela.
RispondiEliminaMeravigliosa ricetta, meravigliose foto che invogliano a mordere direttamente lo schermo! Ma che bello.. mi è piaciuta citazione e 'realizzazione'! Un abbraccio e un dolce inizio di settimana <3
RispondiEliminache foto invogliante e che ricetta sfiziosa!
RispondiEliminabaci
Alice
Guarda i tuoi piatti hanno sempre un che di stragoloso!!!! Sei proprio brava! Un abbraccio
RispondiEliminacarino quel genere di giallo, ne ho letti un paio per caso e il commissario mi è subito risultato simpatico, il piatto super, i peperoni una delle mie verdure preferite, peccato stiano per salutarci!
RispondiEliminaDa preparare subitissimo!!!! (ho solo pomodori in orto mi sa!!!)
RispondiEliminaIo li adoro!!!! ma sai che nonostante li mangi ogni volta che vado in Grecia.. non sapevo il loro vero nome?>? Grazie per la ricetta.. :-* baciotti e buona settimana
RispondiEliminanon è vacanza in Grecia senza gemista, buonissimi !
RispondiEliminaLa proverò con i pomodori!
RispondiEliminaMa che aspetto invitante hanno questi peperoni, gnam, gnam, gnam...
RispondiEliminaanche io conservo riviste di cucina datate, secondo me erano più ricche di spunti rispetto che adesso, il tuo post di oggi, ne è una conferma.
RispondiEliminaDeliziosi!!!
Incantata!!! Aggiungi un posto a tavola che arrivo :)
RispondiEliminaUn abbraccio, a presto!
noi li adoriamo e li faccio molto spesso!
RispondiEliminaBelli i gialli di Markaris e straordinarie queste verdure ripiene ! Complimenti !!!
RispondiElimina