Signora, questo è un piatto senza inguacchi(1):compri 'na bella cima romanesca,de quelle fatte a pigna verde, fresca,je levi torso foje e poi la scacchi(2)Si er cacchio(3) è grosso è mejo che se spacchi,e a garanzia che er piatto je riesca,faccia bollì co' un pezzo de ventresca (4)li Rigatoni assieme co' li cacchi(5)Soffrigga la cipolla(6) ben tritata,in ojo e buro a foco moderatofinché nun se riduce cremolata(7).Poi ci accondisca Rigatoni e broccoli,co' parmigiano e pepe macinato,e si s'abbuffa nun me tiri moccoli.
(1) Intrugli.(2) Scacchiatura, divisione delle cimette.(3) Cimetta.(4) Ventresca magra, un mezzo etto, che poi va buttata... ner frigo.(5) Il difficile consiste nel realizzare lo stesso grado di cottura, in quanto se i rigatoni sono pesanti e i broccoli teneri, questi vanno messi dopo, altrimenti si sgretolano; oppure se sono duretti e la pasta è leggera succede il contrario. Vi consiglio perciò di fare prima due provini, con pochi grammi, degli uni e degli altri, controllando i minuti delle rispettive cotture. Comunque, se i broccoli non sono di stagione e romaneschi (anche se in altre regioni se ne trovano di ottimi, specie in Liguria) è meglio che voltiate pagina.(6) Molta e, se vi piace, moltissima.(7) In un piccolo recipiente (mai d'alluminio) che si chiude bene, perché il vapore acqueo evita che si bruci: comunque controllate e, se occorre, aggiungete acqua o latte. Ah, mi dimenticavo il dado, che da sapore alla cipolla, o, se preferite, un pizzino di sale.
Li Sciambrotti, Aldo Fabrizi. Arte romana: al cinema e in cucina, a cura di Adriano Pintaldi, 2012
Lo spunto per questa pasta viene
da uno dei romani più famosi, Aldo Fabrizi. La sua romanità non era solo “visibile”
nel cinema, anche in cucina. Era un buongustaio amava in particolare la pasta,
tanto che scrisse alcune ricette in versi in dialetto romanesco raccolte nel
1971 in un libro dal titolo La
pastasciutta: ricette nuove e considerazioni in versi.
Tra le tante poesie dedicate alla
pasta ed ai prodotti romani si distingue Li
Sciambrotti; i protagonisti oltre
alla pasta - i rigatoni - sono il broccolo romanesco, chiamata cima romanesca tipica
della campagna romana e la ventresca che a Roma s’intende il lardo. Dalla
ricetta riportata da Fabrizi, ho fatto qualche variazione, non ho utilizzato il
lardo, bensì il guanciale al peperoncino ed ho fatto qualche modifica nel
procedimento.
Ingredienti:
700 g circa di broccolo romanesco
380 g di mezzi rigatoni
100 g di guanciale al peperoncino
1 cipolla dorata media
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
Pecorino romano o Parmigiano
Reggiano grattugiati
Preparazione:
Si monda il broccolo romano in
tante cimette, si fanno scottare in acqua calda, non devono essere troppo cotte,
e si mettono da parte.
In una casseruola si mette la cipolla
tagliata a fettine sottili con un filo di olio extra vergine di oliva e un
cucchiaio di acqua, si copre e si fa andare a fuoco basso finché non si sfalda
un po’, poi si aggiunge il guanciale tagliato a listarelle si continua la
cottura sempre a fuoco basso e coperto, in modo da far sciogliere il grasso.
Si fa cuocere la pasta in
abbondante acqua, nel frattempo in un’ampia padella con un filo di olio si
mettono i broccoli, si ripassano un po’ e si aggiunge la pasta cotta e un po’
di acqua di cottura, si fa saltare e si aggiunge la cipolla stufata e il
guanciale ed una macinata di pepe nero, si fa insaporire il tutto. S’impiatta e
si aggiunge a piacere una spolverata di formaggio grattugiato.
Ma che bello trovare ispirazione da dialoghi così :-) Sai che non avrei capito senza traduzione? Per fortuna che l'assaggio del piatto sia sempre uguale per tutti ehehehe Chissà che delizia :-) Bacioni
RispondiEliminauna pasta che ha tutto il buon sapore "romano", un abbraccio SILVIA
RispondiEliminache meraviglia leggere una ricetta in versi... più o meno l'ho capita... ma precisamente cosa sono i moccoli? no percè mi sa che te i dovrò tirare ahahahahahhah
RispondiEliminaun bacioooo e buon lunedì
Tirare i moccoli, significa tirare una serie di imprecazioni; bestemmiare.
EliminaIl turpiloquio romanesco è molto colorito in tal senso. :)
Mamma mia che goduria questa pasta!!!!
RispondiEliminama che meraviglia questa ricetta e la storia che ci hai raccontato, da romana di nascita (e milanese di adozione) non posso che apprezzare, peraltro adoro il broccolo romanesco!!!
RispondiEliminaChe bel piatto di pasta invitante !
RispondiEliminaLo facciamo spesso in inverno.. esattamente come te.. E' troppo buono!!! baci e buon lunedì :-)
RispondiEliminaBella saporita ed invitante questa pasta, brava!!!
RispondiEliminaIntanto grazie per i sottotitoli, altrimenti mi sarebbe stato davvero difficile capire!!!
RispondiEliminaE la ricetta mi sembra davvero gustosa!!!
Buona settimana
un primo piatto che faccio spesso e che mi piace molto...carina la prima parte! ^_^
RispondiEliminaAldo Fabrizzi era davvero un mito, mi piacevano così tanto i suoi film quando ero piccola. Mi faceva così ridere. Questo è il classico piatto che sa di casalingo, di buono, il piatto "della nonna". Alla fine sono proprio questi piatti quelli più buoni e gustosi
RispondiEliminauna volta si rideva in modo sano non come adesso che è tutto più volgare, Fabrizi era maestro sia in comicità che in cucina...Bella ricetta, ruspante e gustosa ! Buona settimana
RispondiEliminaQuesto piatto è semplice da preparare ma è molto gustoso! complimenti Francesca! buon inizio settimana! :)
RispondiEliminaMi piaceva da matti Aldo Fabrizi e anche la famosa signora Lella. Mio marito (papà napoletano) aveva la zia a Roma zona San Giovanni e quindi ci siamo venuti spesso a Roma, bei ricordi. Preso nota grazie ho giusto acquistato oggi il broccolo romano non sempre se lo trova. Buona serata
RispondiEliminaIn questo periodo vivrei di paste al broccolo. Le trovo saporite e colorate. E il broccolo poi fa tanto bene.
RispondiEliminaBel primo piatto.
Baci.
Ma che bel post! Aldo Fabrizi, la poesia, i broccoli e questo piatto goloso e delizioso!
RispondiEliminaamo tutti i broccoli e cavoli ma il romanesco è insuperabile. troppo appetitosa la tua pasta :)
RispondiEliminaun bacio, buona settimana
Io adoro Fabrizi e la sorella quando spiegano le loro ricette! sapevano come stuzzicare l'appetito!
RispondiEliminaE infatti il tuo piatto è da acquolina cara Francesca! :)
Ma che bella leggere quella poesia in romanesco e con gli occhi gustare il piatto!
RispondiEliminami piace troppo Aldo Fabrizi, la poesia è molto simpatica e il tuo piatto è a dir poco delizioso. Complimenti.
RispondiEliminaBella l'introduzione a questa golosissima pasta, quella foto fa venire l'acquolina, bravissima!!!
RispondiEliminaBacioni...
Un bel ricordo di Aldo Fabrizi ed una appetitosissima ricetta! Baci
RispondiEliminaThis pasta look absolutely deliziosa Fra!
RispondiEliminaUn abbraccio cara!
Broccoli, guanciale e tanta bella storia. Tu sei sempre un passo avanti! Grande Fra!!
RispondiEliminaChe buono il broccolo romano, ultimamente lo cuciniamo spesso ! Troppo bella la ricetta in romanaccio:)
RispondiEliminaIl grande Aldo Fabrizi, molto bello il passo che ci hai proposto, favolosa la pasta , bellissima la presentazione . Un abbraccio, Daniela.
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