… ovvero le orecchiette di
Sant’Oronzo.
Il piatto prende il nome
dal patrono di Lecce che si festeggia per l’appunto oggi 26 agosto. Il Santo è
molto venerato a Lecce che, come si racconta, liberò i leccesi dalla peste del
1658.
Nella piazza principale
omonima, vicino all’Anfiteatro Romano, domina la Colonna di Sant’Oronzo alta 29
metri in pietra di cipollino africano che fa da basamento alla statua del santo
raffigurato con la mano benedicente alzata; con il suo gesto sembra vegliare su
tutta la città.
Liberamente tratta da - qui -
Ingredienti:
250 g di orecchiette
400 g di passata di pomodoro
2 melanzane lunghe
150 g. di mozzarella
100 g di parmigiano o altro formaggio grattugiato
1 cipolla rossa media
1 spicchio d'aglio
alcune foglie di basilico
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
Preparazione:
Si tagliano le melanzane a
dadini; si fanno cuocere a fuoco alto per alcuni minuti in una larga padella
con olio extra vergine di oliva. In
un’altra padella si fa colorire in olio extra vergine di oliva la cipolla e l’aglio
tagliati a pezzetti, si aggiunge la passata di pomodoro, si sala, si pepa e si
fa cuocere per 10 minuti circa; poi si aggiungono le melanzane e si fa cuocere
per altri 5 minuti. Una volta che il sugo è pronto si uniscono le foglie di
basilico.
Nel frattempo si fanno
cuocere le orecchiette in abbondante acqua calda salata, si scolano leggermente
al dente e si uniscono al sugo di melanzane, si mette un po’ di parmigiano e si
gira.
In una pirofila si mette
uno strato di orecchiette condite con sugo di melanzane, poi si aggiungono
dadini di mozzarella ed una spolverata di parmigiano. Poi si mette un altro
strato di orecchiette condite e si finisce con uno strato di parmigiano. Si
mette in forno caldo a 180° C per 30-40 minuti, il tempo di gratinare.
Si può servire sia calda sia
fredda.
Lecce è una bellissima città, secondo me meravigliosamente
ripresa da Ferzan Ozpetek nel film Le
mine vaganti. C’è una frase nell’ultima parte del film che esemplifica
perfettamente la città:
… le pietre gialle, tutta
quella luce che ti toglie il respiro
Ferzan Ozpetek, Le
mine vaganti, 2010.
§§§
Ringrazio tanto Andrea del blog La cucina per principianti ... ma anche altro
per questo premio
Che buona! Proprio ieri mi hanno regalato delle melanzane, voglio provare! Un abbraccio!
RispondiEliminaAhhhh Sant'Oronzo la sapeva lunga in fatto di orecchiette :D Beh, almeno è dovuto il dire che sono praticamente 'divine' :D Un piatto da assaggiare, davvero squisito! E chissà che bella Lecce...<3
RispondiEliminaE' tipo il condimento alla "norma" ma gratinato al forno.. porca msieria che buone le tue orecchiette!!!! smackkk
RispondiEliminaAlla norma le melanzane sono a fette e fritte, qui invece vengono cotte tutte insieme e a dadini
EliminaMa che bontà! Quanta gola fa il tuo piatto, deve essere di una goduria unica!
RispondiEliminaUn bacio
Letizia
Adoro le orecchiette e con le melanzane sono favolose! Un bacio
RispondiEliminaUn piatto gustosissimo, una vera prelibatezza, complimenti!!!!
RispondiEliminaho una vera passione per la pasta al forno, queste orecchiette sono adattissime ad un pranzo della domenica !Un bacione....
RispondiEliminaUn piatto veramente appetitoso, immagino già l'insieme dei sapori .
RispondiEliminaHai ragione su Lecce e su come sia stata ben immortalata da Ozpetek, ho amato molto quel film anche per la fotografia!
Buona giornata
ho l'acquolina in bocca, mi viene voglia di affondare la forchetta per sentirne il sapore, piatto molto invitante
RispondiEliminavolevo segnalarti che nella spiegazione della ricetta nomini i cappelletti invece delle orecchiette, credo sia errore di battitura scusami per la precisazione e a presto
RispondiEliminaHai ragione. Grazie per la segnalazione, ho corretto.
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