Secondo quanto si racconta, questo piatto nacque nel 1958 a Marina di Gioiosa Jonica nell'allora Ristorante Hotel Da Rocco ad opera dello chef Gaetano, a seguito della richiesta del giudice ed i suoi collaboratori, di una specialità del locale.
Lo chef pensò un piatto con un sugo molto piccante; all’assaggio fu lo stesso giudice ad attribuire il nome Spaghetti alla Corte d’Assise, in quanto per il suo grado di piccantezza non era clemente con nessuno, proprio come la Corte d’Assise.
Sono degli spaghetti alla polpa di pomodoro molto piccanti, a cui va aggiunto il prezzemolo ed il pecorino. Ci sono due versioni: una con la cottura tradizionale degli spaghetti, poi vengono saltati nel sugo, l’altra che gli spaghetti dopo una breve cottura, vengono risottati nel sugo. Io ho scelto quest’ultima versione.
Ricorda molto la pasta “all’arrabbiata” della mia città, Roma, che adoro.
Ingredienti:
350 g di spaghetti
400 g di polpa di pomodoro
2 peperoncini piccanti
1 spicchio di aglio
prezzemolo fresco
olio extravergine d’oliva
sale
80 g circa di pecorino grattugiato
Preparazione:
In un larga padella si fa imbiondire l’aglio con i peperoncini tagliati a pezzetti in olio extra vergine di oliva. Si aggiunge la polpa di pomodoro, si sala e si fa cuocere dolcemente.
Nel frattempo si fanno cuocere gli spaghetti per 3-4 minuti, si travasano grondanti nel sugo, dove si continua la cottura aggiungendo acqua di cottura della pasta, pian piano e girandoli continuamente.
Quando gli spaghetti saranno cotti, si unisce parte del prezzemolo tritato e del pecorino; si salta per alcuni minuti.
Si impiatta, si aggiunge altro prezzemolo e il pecorino grattugiato.
Un piatto semplice ma di gran gusto come piace a me!
RispondiEliminaCome piacciono anche a me. :)
Elimina