Il dolce di oggi nasce da un
ricordo dopo aver visto un quadro di un artista americano del XIX secolo Raphaelle
Peale, considerato come il primo pittore professionista di nature morte negli
Stati Uniti. Egli elabora uno stile che risente molto delle nature morte
spagnole seicentesche il “bodegón” in particolare di Juan Sanchez Cotán (già
fonte d’ispirazione per il Cardo alla parmigiana).
La maggior parte dei dipinti di Raphaelle Peale sono di piccole
dimensioni su sfondo scuro e raffigurano alimenti ed oggetti disposti su un
tavolo, come il quadro in questione Un
Dessert (Natura morta con limoni e arance) del 1814, che raffigura della frutta
secca, uva sultanina, limoni, arance ed un liquore.
Appena l’ho visto mi ha
fatto tornare in mente dei dolci a forma di chiocciola ripieni di frutta secca,
profumati di limone, arancia e cannella che avevo mangiato da bambina a casa di
mio nonno materno. Grazie al libro di Luigi Sada, La cucina pugliese, sono riuscita a rintracciare la ricetta, o
almeno penso che sia questa la ricetta, vale a dire la “Sfogliata canosina” (Sfegghiate
canusine) dolci tipici della città di Canosa di Puglia che si mangiano durante
le feste natalizie. Ho fatto la metà degli ingredienti, dove sono indicati, per
il resto sono andata un po’ ad intuito; nella prefazione del libro Luigi Sada
scrive “Molte ricette non riportano la quantità degli ingredienti; si sa che
non è possibile indicarla... Ciascuna massaia sa queste cose e si regolerà come
ritiene opportuno”. Infine ho aggiunto nel ripieno le noci e lo zucchero di canna.
Ingredienti:
Per la pasta
500 g di farina 0
100 g di zucchero
100 g di olio extra vergine di oliva
120-150 ml di acqua calda (dipende dall’assorbimento della
farina)
2 cucchiai di vino bianco secco
pizzico di vaniglia
pizzico di sale
Per il ripieno
200 g di mandorle sgusciate e tostate
200 g di noci sgusciate (mia aggiunta)
60 g di uva sultanina
50 g di zucchero di canna (mia aggiunta)
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 chiodo di garofano
scorza di 1 arancia
scorza di 1 limone
Preparazione:
In un recipiente si mettono le
mandorle tostate e leggermente tritate, le noci tritate, l’uva sultanina fatta
rinvenire in precedenza (io in acqua e Rum), poi ben strizzata e tagliata a
pezzetti, lo zucchero di canna, la cannella, il chiodo di garofano pestato e
tritato, la scorza di arancia e limone. Si mescola il tutto e si lascia
riposare in modo da far amalgamare i sapori.
Per la pasta: in una grande ciotola
si mettono la farina lo zucchero, l’olio extra vergine di oliva e pian piano
l’acqua, quanto basta per legare il composto. Si impasta bene a formare un
composto sodo e liscio. Si tira una sfoglia sottile e si formano dei rettangoli
di circa 10X20 cm. Si spalmano con un po’ di olio extra vergine di oliva e
zucchero semolato, si mette il composto di frutta secca su lato più lungo e si
accortoccia orizzontalmente per due giri in modo da fare un cordoncino, poi si
arrotola su se stesso a formare una sorta di chiocciola.
Si depositano su una placca da
forno foderata di carta forno, si spalmano con un po’ di olio extra vergine di
oliva e di zucchero. S’infornano a 200° C per 20-25 minuti circa, dipende dal
forno, fino a che saranno dorate. Si sforna e si lasciano raffreddare.
Affascinante l'introduzione e la storia di questo dolce, per me totalmente sconosciuto ma che so adorerei al primo morso. E grazie anche per avermi fatto scoprire questo artista e le sue opere: le nature morte sono una mia grande passione.
RispondiEliminaUna ricetta per me nuova ma che mi intriga tantissimo!!!!
RispondiEliminaQuanto mi piacciono i dolci con la frutta secca, questo tuo è una vera bontà ! Felice giornata !
RispondiEliminaChe ripieno pazzesco perqueste girelle di pasta lievitata!!!! smack
RispondiEliminaricetta nuova questa per me, mi piace da morire!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminacomplimenti per questo post che unisce arte a cucina, tutto di alto livello !
RispondiEliminati sono venute benissimo! in effetti da noi si usano molto i dolci arrotolati a chiocciola!
RispondiEliminaUna ricetta ceh non conoscevo ma che mi sembra proprio golosa!
RispondiEliminaWow, questa ricetta è davvero strepitosa, mette acquolina al solo pensiero :-P Bravissimaaaa :-) Ne approfitto x augurarti un felice we <3
RispondiEliminaNon lo sconoscevo, per cui grazie per aver raccontato le sue origini!!!
RispondiEliminanon lo conoscevo, dagli ingredienti direi ottimo e la forma carinissima!
RispondiEliminaun ripieno da libidine...non resisto!
RispondiEliminabaci
Alice
Non conoscevo per niente questo dolce, mi alletta molto. Complimenti Francesca!
RispondiEliminaBello il connubio fra cucina e arte e ancor più golosa questa sfogliata, brava! Buon we!
RispondiEliminaQuel ripieno mi tenta! buonissimo!
RispondiEliminami piace tantissimo questo genere di dolci, che oltre ad essere buoni sono anche tanto carini. Bravissima.
RispondiEliminaBellissima questa introduzione @Fra e complimenti per il golosissimo dolce, uno scrigno prezioso!
RispondiEliminaWow e questa me l'ero persa,com'è possibile,goduria pura,grazie
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