Silenzio. Non avevo sonno. E avevo fame. In cucina Honorine mi aveva lasciato un biglietto. Appoggiato a un recipiente in terracotta dove faceva cuocere gli stufati e i ragù. "C’è la zuppa al pesto. È buona anche fredda. Mangiane un po’. Ti abbraccio forte”. In un piattino aveva lasciato il formaggio grattugiato. Indubbiamente ci sono mille modi di preparare la zuppa al pesto. A Marsiglia tutti dicevano: “Mia madre la fa così”, e dunque la cucinavano in modi diversi. Ogni volta un sapore diverso. A seconda delle verdure che venivano usate. Ma soprattutto a seconda di come erano stati dosati basilico e aglio, e della quantità di questi ingredienti che veniva aggiunta alla polpa dei pomodori sbollentati nell’acqua dove erano state cotte le verdure. Honorine riusciva a fare la migliore di tutte le zuppe al pesto. Fagioli bianchi e rossi, corallini, patate e maccheroni. Lasciava cuocere a fuoco lento per tutta la mattina. Dopo cominciava con il pesto. A pestare in un vecchio mortaio di legno l’aglio e le foglie di basilico. A quel punto non bisognava assolutamente disturbarla. “Ehi, se resti lì come una statua a guardarmi non riesco a fare niente”. Misi la pentola sul fuoco. La zuppa al pesto era ancora più buona se veniva riscaldata una o due volte. Accesi una sigaretta e mi versai un fondo di vino rosso di Bandol.Jean Claude Izzo, Solea, Edizioni E/O, 1998
Solea è il titolo di un brano di Miles Davis che il
protagonista Fabio Montale ama ascoltare. Ma come scrive l'autore marsigliese
in questo Noir Mediterraneo, Solea è anche "la colonna vertebrale
del canto flamenco".
Il protagonista è un ex poliziotto che oltre ad
ascoltare musica jazz, ama bere pastis e mangiare nei locali preferiti
di Marsiglia. In questa città, “sempre a mezza strada tra la tragedia e la
luce”, luogo di passaggio di culture e di
lingue si intrecciano, senza mai mescolarsi, anche sapori, odori che si
ritrovano nei piatti ben descritti dall’autore; come questa zuppa provenzale al
basilico, precisamente soup au pistou fatta dall’energica settantenne
Honorine “la madre delle madri”.
La zuppa al pesto (soup au pistou) assomiglia
molto al Minestrone al pesto ligure, alcuni sostengono che derivi da questo
altri viceversa, come secondo alcuni il pistou derivi dal pesto genovese
la differenza è la mancanza dei pinoli.
Ingredienti:
200 g di
maccheroni (pasta mista)
200 g tra fagioli borlotti e cannellini freschi o 100
g di fagioli secchi messi a bagno per una notte
150 g di fagiolini
2 patate
2 zucchine
2 pomodori
ramati
1 porro
1 gambo di sedano
1 cucchiaio di pistou (ciuffo di basilico, 1
spicchio di aglio, sale grosso, olio extra vergine di oliva) foglie di basilico
olio extravergine di oliva
sale
pepe
50 g di parmigiano grattugiato
Preparazione:
Si sgranano i fagioli cannellini e i borlotti. Si
taglia a dadini i fagiolini, le zucchine, le patate, i porri e il sedano. Si fa
bollire il tutto nell’acqua salata per circa un’ora. Durante la cottura, si fanno
sbollentare i pomodori, per alcuni minuti e si privano della pelle.
Si pesta al mortaio l’aglio e il basilico, si
aggiungono i pomodori e si versa a filo l’olio extra vergine di oliva fino a
ottenere una crema.
Prima di aggiungere la pasta, si unisce il pesto al
basilico e pomodoro, si sale e si pepe. Con il mixer ad immersione si frulla un
po’ e si aggiunge la pasta.
Una volta cotta la pasta si aggiunge il formaggio
grattugiato e si decora con le fogliette di basilico.
Miles
Davis, Solea
Che buona la voglio fare anch'io.
RispondiEliminaBaci
Una zuppa perfetta per prepararci all'arrivo dell'inverno! Slurp....
RispondiEliminamai provata, mi hai fatto venire voglia!
RispondiEliminabuona settimana
Alice
calda, confortante e meravigliosa............
RispondiEliminaMa deve essere buonissima questa zuppa! *-* Vuoi vedere che con questa riesco a convincere mio marito a mangiare le verdure? Ti abbraccio!
RispondiEliminavien voglia di mangiarla, buonissima, complimenti.
RispondiEliminaNon la conoscevo.. quindi non saprei dirti da dove deriva questa ricetta.. ma so che mi piacerebe da impazzire!! Stai pure certa che proverò appena le temperature diventeranno fresche.. baciotti e buon lunedì.-)
RispondiEliminaMeravigliosa introduzion, meraviglioso piatto, splendidi sapori. Bravissima Fra, complimenti davvero!
RispondiEliminaQuante cose scopro da te! Non lo conoscevo e di sicuro è un piatto che mi piace!
RispondiEliminaCon il freschetto che fa di sera vien proprio voglia di provarlo :D
L'aggiunta del pesto al minestrone mi intriga assai. Perfetta anche da subito, la sera comicia a far freschino e qualcosa di tiepido si sta :) Un bacio, buona settimana
RispondiEliminaBuono il minestrone con il pesto!!!
RispondiEliminaBellissimo post e bellissima musica
Ciao
Adoro il pesto nel minestrone. Mi piace molto il jazz e le atmosfere marsigliesi. Non conoscevo questo brano, è struggente! Un bacio
RispondiEliminaMamma che buona, viene voglia di tuffarsi dentro!
RispondiEliminaNel minestrone non ci avevo pensato, ma sono sicura che la tua zuppa è deliziosa. Le foto rendono benissimo l'idea. complimenti.
RispondiEliminaadoro questo tipo di comfort food, grazie per averlo condiviso, un bacione !
RispondiEliminaAmo molto zuppe e minestre e ti confesso di essere sempre alla ricerca di una chicca in più da aggiungere a questi piatti che amo molto... stasera l'ho travata... non avevo idea del pesto.... Grazie:*
RispondiEliminaio adoro la zuppa al pesto!trovo che dia quel sapore in più alla freschezza delle verdure!
RispondiEliminaDeliziosa la tua zuppa , la segno e presto la provo. Buona giornata Daniela.
RispondiEliminaCiao Fr@ carissima! Non avevo dubbi che indovinassi la città dove eravamo stati col Botero! Sei troppo avanti :-) Come lo sei per questa fantastica ricetta! Un abbraccio forte forte e buona giornata!
RispondiEliminacara Francesca, gran piacere di conoscerti!!! La tua zuppa è perfetta per me, contiene tutti gli ingredienti che più apprezzo! a presto e ancora complimenti, Clara
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