Con Quanti modi di fare e rifare siamo andati da Nadia per fare una
ricetta tipica della zona orientale della Lombardia i Caronsei o Casoncelli. E’ una tipologia di raviolo con molte
varianti che cambiano da località a località e da casa a casa. La base della
pasta è pressoché la stessa, ciò che cambia è il ripieno e la forma. Ci sono ripieni
più “poveri” con pane, parmigiano, aglio, prezzemolo o altra verdura a foglia a
ripieni più “ricchi” con carne di manzo o suino o/e salumi, pane, verdure a
foglia, parmigiano, pere, uvetta, amaretti e spezie. Le forme possono essere a
mezzaluna, a caramella o a quadrato. Sembra che il denominatore comune sia il
condimento, burro fuso, salvia e parmigiano.
La cosa che mi ha incuriosito di
più è l’origine del nome. Secondo alcuni fonti il termine deriva dall'antico
“cassoncelle” che probabilmente significava “piccoli scrigni”, altri lo fanno derivare
da caseus vale a dire cacio, per la
presenza in tutti i ripieni di questo ingrediente, oppure da calzoncini per la
forma particolare a ferro di cavallo che si trova soprattutto nelle versioni
più antiche della ricetta.
Io ho preferito la versione più
“povera”: pangrattato, parmigiano, prezzemolo, cipolla ed aglio.
Per
la ricetta dei Caronsei o Casoncelli
rimando al blog Lievitati e altro diNadia
Questa
è la mia versione.
Ingredienti per circa 30 Caronsei
o Casoncelli
Per la pasta
100 g di farina 00 più la farina
per lo spolvero
1 uovo
1 cucchiaio di acqua circa
pizzico di sale
Per il ripieno
50 g di Parmigiano Reggiano o
Grana Padano
20 g di burro
1 cucchiaio di pangrattato
1 cipolla piccola
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
sale
pepe nero
Per condire
40 g di burro
alcune foglie di salvia
pepe nero
Parmigiano Reggiano o Grana
Padano a piacere
Preparazione:
Per il ripieno. In una padella si
fa sciogliere il burro si aggiunge la cipolla e l’aglio tagliati a pezzettini;
si fanno colorire dolcemente poi si aggiunge il prezzemolo tagliato e un po’ di
acqua. Si fa cuocere per alcuni minuti sempre a fuoco dolce.
Si mette in una ciotola, si
aggiunge il pangrattato ed il formaggio, un pizzico di sale e pepe nero. Si
lavora il tutto, deve avere una consistenza morbida ma compatta. Si lascia
riposare.
Per la pasta. Si setaccia la
farina si fa una fontana si unisce l’uovo, si sbatte con una forchetta e poi si
inizia ad incorporare poco alla volta la farina partendo dall'interno della
fontana, si aggiunge l’acqua, si lavora il composto energicamente per 15-20
minuti, fino ad ottenere una massa omogenea, soda e liscia. Si forma una palla,
si copre e si fa riposare per mezz'ora.
Passato il tempo di riposto della
pasta, si stende una sfoglia di uno spessore di circa 3 mm. Si tagliano dei
dischetti (io ho utilizzato una tagliapasta di 6 cm di diametro), in ogni
discetto si distribuisce un po’ di ripieno, si chiude a mezzaluna e si pressa intorno
al ripieno in modo da far uscire l’aria; poi con una forchettina si passa sui
bordi chiudendoli. Si mettono a riposare su un supporto infarinato.
Si porta ad ebollizione
abbondante acqua, si sala e si versano i caronsei. Si fanno venire a galla e si
lasciano cuocere per 4-5 minuti dalla ripresa del bollore. Nel frattempo si fa
sciogliere in un’ampia pentola il burro con la salvia si aggiungono alcune cucchiaiate
di acqua di cottura della pasta, man mano che si scolano i caronsei si fanno
saltare nel burro. S’impiatta e si aggiunge una spolverata di pepe nero e di
formaggio grattugiato.
Quanti modi di fare e
rifare...
Appuntamento al 14
dicembre nel blog L'ingrediente perduto con
Buona domenica carissima Fr@,
RispondiEliminache sia serena, soleggiata dopo tanta pioggia...ricca di avvenimenti e di incontri positivi! Come quello che ci fa ritrovare tutti insieme nella bella ed armoniosa cucina di Quanti modi di fare e rifare a preparare, mese dopo mese, succulenti manicaretti!
Anna e Ornella ringraziano di cuore per la tua bellissima versione dei Caronsei e ti aspettano il 14 dicembre per fare La torta di miele e frutta secca di Donatella!
Un abbraccio
Cuochina
Da qualsiasi cosa derivino.. i ravioli con qualsiasi ripieno dal più ricco al più povero. son sempre buoni! Mi piace la tua versione.. baci e buona domenica :-)
RispondiEliminaQuella foto all' inizio... mi fa venir voglia di mordere lo schermo! :-) Bellissimi... e buonissimi!
RispondiEliminapoveri ma belli! ^.^ non ho approfondito sulle origini del nome ho pensato appunto a al dialetto napoletano carusiè ovvero saldavanaio, scrigno, mi dìsa che mi trovo allora :)
RispondiEliminaBellissima versione poveri ma ugualmente gustosi anzi credo che la nonna in tempi passati chissà quante volte li avrà fatti così !!!!!
RispondiEliminaGrazie per averli realizzati!!!!!
Un bacione :-)))
Adoro i casoncelli, ho una cara amica di clusone, nella bergamasca, quando vado da lei li mangio spesso, un primo sublime!
RispondiEliminaChe bontà! Il ripieno che hai messo mi tenta proprio tanto ;)
RispondiEliminaAnche così semplici hanno l'aria di essere squisiti! Un abbraccio :)
RispondiEliminaSembrano buonissimi, prendo nota :) !
RispondiEliminaAll'apparenza poveri, in realtà ricchi di sapore, alla prossima!
RispondiEliminaSarà anche la versione povera ma la trovo particolarmente gustosa, bravissima ti sono venuti una meraviglia!!!
RispondiEliminaBacioni, buona serata...
bellissima la versione povera,..in tempi di diete e crisi economica, ben venga! :) un bacio!
RispondiEliminaciao Fr@
RispondiEliminaguarda ci ha colpito molto la parte verde del tuo ripieno: il prezzemolo. Di solito o biete o spinaci, ma l'idea del solo prezzemolo la consideriamo una gallata di idea! (evviva la semplicità)
Complimenti e un bacio dalle 4 apine
non conoscevo proprio questo piatto tradizionale, anche sse esteticamente molto simile al raviolo noto che il ripieno non la ricotta ma del pane e non viene arricchito da spinaci ma da prezzemolo, aglio e pangrattato... fantastico!
RispondiEliminaE poi la sottilezza di quella sfoglia mi incanta proprio, bellissimi davvero, e immagino quanto siano stati buoni!
anche se tu li chiami "poveri" io trovo siano buonissimi! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminapoveri? Io li trovo veramente un piatto da re, bravissima tu a prepararli con tanta maestria ! Buona settimana
RispondiEliminaLi cono e trovo che la tua versione sia veramente ottima!
RispondiEliminaUn abbraccio Francesca
da quando è cambiata la cadenza del quanti modi non riesco più partecipare emi dispiace perché questa ricetta è superlativa
RispondiEliminaCome quasi tutti i piatti della tradizione, anche i casoncelli nascono come piatto povero, nel quale si utilizzano gli avanzi. La tua versione rispecchia in pieno questo concetto! Brava!
RispondiEliminaAdoro la pasta ripiena e mi piacciono un sacco i tuoi casoncelli in versione veg.
RispondiEliminaMi piace mi piace mi piace assaissimo questa tua versione!!! Complimenti per l'idea e per la riuscita! Adoro i casoncelli e sono certa della bontà del tuo piatto, bravissima
RispondiEliminaBuonissimi! I ripieni semplici sono quelli che preferisco di più! Bravissima.
RispondiEliminaE così oggi ho conosciuto un piatto nuovo! Anche se viene considerato un piatto povero (che poi povero non è), mi sembra molto appetitoso! Un abbraccio
RispondiEliminaBellissima la tua versione , adoro i tuoi casoncelli . Un abbraccio, Daniela.
RispondiEliminaChe bella anche la versione "povera"!!!! i piatti del ricilco sono sempre i più buoni!!! golosissima anche la presentazione, complimenti!!!!
RispondiEliminaCiao, a presto ....
Buongiorno cara! Inizia la giornata con una bella lezione sulle nostre tradizioni culinarie, la apprendo con piacere, ho sempre voglia di imparare..E oggi so il perche' del loro nome, oltre che della loro conosciuta bonta'...Altro che versione povera, i tuoi son ricchi di gusto...poi quella sfoglia bella sottile..Complimenti come sempre cara!
RispondiEliminaun ripieno povero per un risultato eccellente, meglio di così!!!! Un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie per questa ricetta, un piatto povero da non dimenticare!!
RispondiEliminase continuo a guardarli ingrasso all'istante!
RispondiEliminaMolto buoni Fra, questi li conosco perchè mio marito è lombardo....:) di solito li preparo con il ripieno "ricco" bella idea anche quello semplice... pochi ingredienti genuini che si hanno sempre in casa e si porta in tavola qualcosa di buono, mi piace e li proverò:* un bacione
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