Dalle mie parti si usa condire la
polenta con un sugo di spuntature, salsicce e cotiche di maiale, poi sopra una generosa
spolverata di pecorino romano. Un tempo si usava mangiare la polenta sulla
“spianatora” (spianatoia), ma penso che non fosse una particolarità di Roma e
del Lazio. Si metteva la spianotora
sul tavolo, sopra si stendeva bene la polenta, si versava il sugo di carne di
maiale poi tanto pecorino romano. Tutti si sedevano attorno alla tavola ed
ognuno mangiava la sua parte.
A tal proposito ricordo un bel
film di Luigi Comencini del 1960 Tutti a
casa. Il film è ambientato nel 1943 dopo l’annuncio dell’Armistizio del maresciallo
Pietro Badoglio con le forze anglo-americane avvenuto l’8 settembre; e racconta
il viaggio di ritorno a casa, o meglio le vicissitudini, del sottotenente di
complemento Alberto Innocenzi (Alberto Sordi), del geniere Assunto Ceccarelli (Serge
Reggiani) e del sergente Quintino Fornaciari (Martin Balsam) in un’Italia ferita
dalla guerra e allo sbando.
Luigi Comencini disse che il suo
film «…è un viaggio, attraverso l'Italia
in guerra, di quattro sbandati che vogliono tornare a casa. Il sottotenente
Innocenzi non è un vigliacco; anzi tiene moltissimo al suo grado e cerca di
adempiere fino all'ultimo a quello che egli crede il suo dovere. Solo che,
senza saperlo, è un ufficiale che non ha capito niente. Un semplice
portaordini, senza una vera fede. Trasmetteva ai soldati gli ordini dei
comandi. E se (come nel settembre del '43) i comandi tacciono, che cosa fa
l'ufficialetto che non ha mai ragionato di testa sua? Ecco l'interrogativo del
mio film e del lungo viaggio di un sottotenente e di tre soldati verso le
proprie case, perché quella del ritorno a casa è l'unica idea precisa che
hanno, l'unica fede».
C’è una scena del film in cui tre
dei protagonisti si ritrovano a casa del sergente Fornaciari a mangiare la
polenta stesa sulla spianatoia, al centro un’unica salsiccia che la potrà
mangiare solo chi arriverà per primo. Alla tavola siede anche un soldato
americano, nascosto dalla famiglia durante l’assenza del sergente.
Ingredienti:
Per la polenta:
500 g di farina gialla di polenta
2 l circa di acqua, dipende dalla farina gialla
Per il sugo:
800 g di spuntature di maiale (costine, puntine)
4 salsicce di maiale
300 g di cotenna di maiale (io del guanciale di Bassiano)
1 l di passata di pomodoro
1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
Pecorino romano quantità a piacere
Preparazione:
Si pulisce la cotenna da
eventuali setole passandola sulla fiamma, si lava e si fa sbollentare in acqua
calda per 10-20 minuti. Si fa raffreddare e si taglia a striscioline.
In un ampio tegame, si mette il
sedano, la carota, la cipolla tritati, si fanno soffriggere in olio extra
vergine di oliva, si uniscono le spuntature di maiale e le striscioline di
cotenna, si lasciano cuocere per alcuni minuti per farle colorire, si sfuma con
il vino bianco si sala e si pepa; si unisce la passata di pomodoro si copre e
si lascia cuocere a fuoco basso per un’ora circa. Poi si uniscono le salsicce e
si continua a cuocere per 40 minuti circa.
Si fa bollire l’acqua, si sala e
si aggiunge un goccio di olio extravergine di oliva, si versa a pioggia la
farina gialla e si gira continuamente fino a quando si addensa (dipende dalla
farina).
Una volta cotta la polenta, si
versa su una spianatoia o su dei taglieri singoli o nei piatti, si condisce con
il sugo si accompagna con le spuntature e la salsiccia; a piacere si cosparge
con una spolverata di formaggio grattugiato
Oggi ricorre la morte di Alberto Sordi, uno dei più grandi attori
italiani che ha saputo rappresentare l’italiano medio con i suoi pregi e
difetti.
E' molto invitante la tua polenta io l'adoro proprio pasticciata così con il sugo, bello ricordare a A.Sordi è vero è stato un grande attore che è nel cuore di tutti, peccato che ci siano persone senza scrupoli che vogliono mettere le mani sull'eredità approffittando della buona fede e ormai dell'incapacità di comprendere della sorella.Purtroppo non fa onore all'Italia, ma come spesso succede quando prevale il dio mammona......
RispondiEliminaBuona giornata.
Buonissima!!!
RispondiEliminaLa polenta con il sugo è uno dei miei piatti preferiti, pensa che spesso mangio anche polenta e ragù, naturalmente con abbondante Grana Padano, cambia il formaggio ma non la sostanza :)
Buona settimana
Ecco... questa è la mia polenta preferita.. Sin da picola mia mamma la preparava con un sugo bello ricco.. Io è da un pò che non la mangio.. mi hai messo voglia.. baci e buon lunedì ;-)
RispondiEliminaLa tua polenta è uno spettacolo, davvero bella ricca come piace a me e come deve essere una signora buona polenta!
RispondiEliminaIl film lo vidi da piccola con mia nonna...mi hai fatto tornare in mente le serate al mare in cui ci sedevamo intorno al tavolo con i gomiti appoggiati per goderci i "Bellissimi di Rete4". E una volta erano bellissimi.
bacioni
mmmm...un piatto che qua da me farebbe furore! E non dico altro.....
RispondiEliminaFaccio outing: sono una polentona! E' un piatto goloso che adoro nelle fredde sere d'inverno!
RispondiEliminaFantastica!!!!! Solo questo, mi ci affonderei la faccia! Slurp!
RispondiEliminaRicca e saporita, è la polenta preferita di mio papà. Un piatto solo non gli basterebbe :) Un bacio, buona settimana
RispondiEliminaun piatto molto invitante da gustarsi in bella compagnia, bravissima !
RispondiEliminaE' uno dei piatti che preferisco, sugoso e sostanzioso. Ottimo da gustare in compagnia, magari davanti un caminetto acceso.
RispondiEliminaBello il film, sono un'appassionata di cinematografia anni 60, e la polenta è deliziosa, mi piace tantissimo.
RispondiEliminaNon potevo mancare su questo post, io stravedo per la polenta con il sugo di puntarelle, è un piatto che a casa mia rappresentava la domenica delle giornate fredde in famiglia. Un pensiero al caro sordi che manca molto al nostro cinema
RispondiEliminaBona!!!! La polenta!!!!! Me la faceva sempre mia nonna, a me non viene bene, ma ne vado matta
RispondiEliminaMI chiedevo cosa erano le spuntature...ok ho letto..
RispondiEliminaHo già cenato ma un piatto della tua polenta lo mangerei volentieri.
Ecco, proprio ieri stavo ricopiando una serie di ricette a base di polenta e tra queste c'era quella con le spuntature e le salsicce. Pensavo che ho queste ricette da tempo ma non le ho mai provate. Sarà che da noi la polenta si cucina poco. Devo rimediare.
RispondiEliminaBuona giornata.
seppur la mangio pochissimo, la polenta è uno dei miei piatti preferiti perchè si può abbinare in mille modi, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaAdoro la polenta e questo piatto è strepitoso, le spuntature sono buonissime preparate a questo modo . Un abbraccio Daniela.
RispondiEliminaNo, non resisto ! Un sugo così con la polenta è strepitoso ! Se vedesse la tua ricetta mio marito direbbe che è così che si cucina, altro che sapori tenui !! un abbraccione !
RispondiEliminaLa prepari come la mia mamma, è gustosissima! Un abbraccio
RispondiEliminaQuesto spezzone di film è un squarcio sull'Italia di quegli anni e un bellissimo ricordo di un attore che ha fatto la storia del nostro cinema! Grazie per averlo condiviso, insieme alla polenta, ovviamente!! :D
RispondiEliminaAdoro la polenta con le spuntature e le salsicce!
RispondiEliminaOrmai mi sono abituata a chiamare le spuntature costicine, però quanti ricordi di spianatoie con polenta fumante e di sugo ricco per condirla e di tutti quanti insieme seduti a mangiare.
Complimenti per tutto, ricetta e film!
Buon giovedì grasso e sorrisi per te :-D