Giovan Battista Recco, Pesci
appesi ad uno spago e cipolle, Collezione privata
|
… da Tobia si mangia va di regola come a casa mia nelle giornate più nere. A mezzogiorno come a cena passavano quasi sempre polenta, da insaporire strofinandola a turno contro un'acciuga che pendeva per un filo dalla travata; l'acciuga non aveva già più nessuna figura d'acciuga e noi andavamo avanti a strofinare ancora qualche giorno, e chi strofinava più dell'onesto, fosse ben stata Ginotta che doveva sposarsi tra poco, Tobia lo picchiava attraverso la tavola, picchiava con una mano mentre con l'altra fermava l'acciuga che ballava al filo.Beppe Fenoglio, La malora, Einaudi
Il brano di Fenoglio che descrive
l’umile pasto nella cascina del Pavaglione in cui tutti a turno passano un pezzo
di polenta su un’acciuga consumata che pendeva da un filo, l’ho accostato al
quadro seicentesco del pittore napoletano specializzato in pesci ed interni di
cucine: Giovan Battista Recco. Anche nel quadro sono raffigurate tre acciughe o
forse sardine che pendono da un filo e vicino, su un bancone, sono raffigurate
due cipolle dorate “cicciate”.
Polenta, acciughe e cipolle: ecco
gli ingredienti di queste tartellette.
Ingredienti:
200 g di farina gialla
800/1000 ml circa di acqua dipende dalla farina gialla
4 acciughe dissalate o 8 filetti di acciughe sott’olio
2 cipolle dorate medie
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero
Preparazione:
Si fa bollire l’acqua, si sala e
si aggiunge un goccio di olio extravergine di oliva, si versa a pioggia la
farina gialla e si gira continuamente fino a quando si addensa (dipende dalla
farina).
Nel frattempo si mettono le
cipolle tagliate a fette in un tegame con un filo di olio extra vergine di
oliva, si fanno appassire si sala e si pepa.
Una volta cotta la polenta, si
stende negli stampi delle tartellette ricoperte da carta forno. Si mettono le
cipolle appassite, i filetti di acciughe ed olio extra vergine di oliva. Si
passano in forno preriscaldato a 200° C per 8-10 minuti.
Si possono mangiare tiepide o
fredde.
con queste tartelette vado a nozze , adoro tutti gli ingredienti che le compongono. Splendida la presentazione . Un abbraccio, buona giornata Daniela.
RispondiEliminami piacciono molto gli accostamenti letterari e pittorici con i piatti, bellissimo post Francesca ! La polenta per me è un cibo versatile che trova posto sulla tavola del re come su quella del contadino, buon we
RispondiEliminaIl tuo parallelismo tra cucina, arte e letteratura è divino. Sei grande Fra!!
RispondiEliminaper mio marito vanno benissimo così, io per le mie ometto le acciughe!
RispondiEliminaUna ricetta davvero originale ma soprattutto squisita!!!!!!
RispondiEliminaUn piatto veramente ghiotto! Ma io non faccio testo... sono "polentona"
RispondiEliminaFenoglio mio paesano, il racconto dell' acciuga la ricordo da sempre perché miei vicini anzianissimi me la raccontavano ogni volta che mi vedevano mangiare ...bei ricordi di tanti anni fa.
RispondiEliminaFra ti stavo facendo i complimenti per la foto, ero rimasta a bocca aperta poi mi sono accorta che era un dipinto, le tue sono già belle ma avevi superato te stessa...la ricetta mi piace molto...baci
RispondiEliminabellissima idea come aperitivo antipasto..
RispondiEliminabuonissime
Una ricetta squisita, mi piace tutto.
RispondiEliminail dipinto mi ha colpito, ma la tua ricetta non è da meno, Squisita, le alici le mangio sempre con molto piacere e la tua è una proposta meravigliosa.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminasfiziosissima l'idea e stragustose da mangiare!
RispondiEliminaBaci
Alice
che idea stuzzicante queste tartellette! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaDavvero un'idea da provare! Mi ricorda la mia terra...il veneto, con le sarde in saor con la cipolla e la polentina! Mi piace la presentazione... Mi piace tutto! Brava!
RispondiEliminaAmo le ricette letterarie o derivanti dalla pittura. Buonissime le tartellette! Buona domenica
RispondiEliminaMi piace moltissimo la natura morta che hai messo, bello il brano, ottime le tartellette. Porto un buon vino e alè.
RispondiEliminaBuona domenica col sorriso :-D