In questo periodo nei mercati
della mia città il carciofo romanesco chiamato anche "cimarolo" o
"mammola", è il protagonista.
Ha una bellissima forma sferica ed è senza spine, è coltivato nelle aree
delle province di Viterbo, Roma e Latina; da alcuni anni è protetto
dall’Indicazione Geografica Tipica (IGP) ed è tutelato dal Consorzio per la
tutela del Carciofo Romanesco.
Nella cucina romana ed
ebraico-romanesca il suo impiego esemplificativo è nei: Carciofi alla Giudia, a cui anni fa ho dedicato la famosa ode di
Neruda, perfetta per rappresentare questo piatto, e i Carciofi alla romana con aglio, prezzemolo e mentuccia, cotti a
fuoco basso.
Ingredienti:
6 carciofi preferibilmente i romaneschi
detti “mammole” o cimaroli
ciuffi di prezzemolo
alcune foglie di mentuccia romana
2 spicchi d’aglio
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero
Preparazione:
Si trita prezzemolo, le foglie di
mentuccia romana e l’aglio si mettono in una ciotola con il sale, il pepe e un
cucchiaio di olio e si mescola.
Si mondano i carciofi eliminando
le foglie esterne più dure, si taglia la parte alta delle foglie e parte del
gambo (dovrebbe rimanere all’incirca 5-10 cm), quest’ultimo si rifila della
parte esterna più “legnosa”. Si battono sul tavolo per far aprire un po’ il
carciofo, per poi eliminare l’eventuale peluria. Man mano che si puliscono si
mettono in una ciotola con dell’acqua fredda (L’acqua dovrebbe essere acidula
con succo di limone per non farli annerire, ma non metto il succo di limone
nell’acqua quando cucino subito i carciofi, bensì uso i gambi del prezzemolo).
Ultimata la pulitura si scolano e si asciugano, si salano, si pepano e si
cominciano a riempire con il trito di prezzemolo, mentuccia romana ed aglio.
In un tegame alto ma non grande,
si dispongono i carciofi a testa in giù con il gambo rivolto verso l’alto, i
carciofi devono stare abbastanza stretti tra loro. Si sala, si pepa e si versano
quattro cucchiai di olio extra vergine di oliva e un bicchiere e più di acqua.
Si copre prima con la carta del pane, o la carta da forno bagnata e poi con il
coperchio, si fa cuocere a fuoco lentissimo, fino a quando si è consumata
l’acqua e toccandoli con i rebbi della forchetta risultano morbidi. Si possono
servire sia caldi che freddi.
Con questo piatto partecipo al contest Ricette Regionali del blog Kucina di Kiara in collaborazione con Magnaitalia
Sembra una ricetta facile ma non tutti riescono a farli come si deve, infatti io Li adoro e visto che a me non riescono li mangio sempre da mia suocera.
RispondiEliminaBaci
Che meraviglia! Bravissima, li hai realizzati alla perfezione e con cura :)
RispondiEliminaIo li adoro!!!!!!!!!!!! come vedo dei bei cimaroli..li compro... e li faccio!!!! smackkkkkkkkkkkkk
RispondiEliminaHanno un aspetto veramente ottimo! Che bontà!!!
RispondiEliminaMi piacciono da morire!!!!! Una bellissima foto che ci fa immaginare tutta la sua bontà! Baci
RispondiEliminaI carciofi alla romana... un viaggio a Roma é sempre una cosa che facevo volentieri quando stavo in Italia.... i carciofi e le puntarelle facevano parte dei lati positivi! dalle mie parti i carciofi sono orribili e carissimi... quanto vorrei avere quel piatto sulla mia tavola oggi!
RispondiEliminaè un piatto di una bontà travolgente, la difficoltà è trovare dei bei carciofi purtroppo !
RispondiEliminaSai cosa mi dispiace , che la stagione dei carciofi qui al nord è finita , arrivano solo quelli Sardi purtroppo .Ma questa la salvo lo stesso.
RispondiEliminaun classico per i carciofi che confesso di non aver mai preparato, però!
RispondiEliminaQua è difficilissimo trovare le mammole (che tra l'altro adoro), solo carciofi con le spine!! Peccato!!!
RispondiEliminaOttima la ricetta!!
Un abbraccio, buon pomeriggio!!!!
Li adoro, in primavera li preparo spessissimo!
RispondiEliminali adoro secondo me sono insuperabili!
RispondiEliminabaci
Alice
e' una buonissima ricetta che se non si ha la giusta manualità nasconde un pò di insidie. per me comunque è la migliore ricetta per i carciofi
RispondiEliminaChe buoni , li adoro . Un abbraccio Daniela.
RispondiEliminali mangerei sempre!!!
RispondiEliminaadoro i carciofi preparati così! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaFra sono splendidi, li faccio molto spesso, specialmente le mammole, però io metto anche il pecorino e il pan grattato, li voglio provare come li fai tu...un abbraccio carissima
RispondiEliminaGustosissimi!!!! Grazie per la ricetta, un abbraccio
RispondiEliminaOggi siamo entrambe di carciofi Fra! deliziosa la tua versione... e poi vedo che ti sono venuti divinamente teneri come piacciono a me:) brava:*
RispondiEliminaOttimo piatto e ottima ricetta! Io il trucco di usare i gambi di prezzemolo non lo conoscevo. Un abbraccio
RispondiEliminaLi adoro, letteralmente. Con una preferenza piccola in più per quelli alla giudia. Ma poi me li puoi propinare anche lessi e li divoro lo stesso. Sì proprio loro, le mammolone nostrane!!! Io poi che abito vicino Cerveteri questo periodo li trovo anche lungo la strada... Gran bel piatto, corredato da una fotografia che gli rende giustizia!
RispondiEliminaBellissimo questo piatto!! Adoro i carciofi, li ho preparati proprio stasera per la cena. Non conoscevo il trucco del prezzemolo nell'acqua...bella idea!! Complimenti cara!! A presto, Mary
RispondiEliminaI carciofi mi piacciono tantissimo. Dalle ricette più semplici a quelle più elaborate. Ma fatti così secondo me sono il top: il loro sapore e profumo è valorizzato al massimo. Inoltre sono sempre apprezzati da tutti in questa ricetta classica che ci proponi oggi.
RispondiEliminaIl carciofo perfetto! Questa ricetta non poteva mancare! Grazie cara e in bocca al lupo per il contest! Un bacione
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