Lo spunto per questa crostata
l’ho preso da un interessante libro della scrittrice Alice B. Toklas,
inseparabile compagna di vita della poetessa, scrittrice, collezionista e
mecenate Gertrude Stein. Le due donne vivevano a Parigi nella primo quarantennio
del Novecento e il loro salotto fu frequentato da artisti e letterati come
Picasso, Matisse, Hemingway, Fitzgerald ed altri.
Dora Maar, Alice B. Toklas |
Dopo la morte di Stein (1946) un
editore chiese a Toklas di scrivere le sue memorie, lei risposte che al massimo
poteva scrivere un libro di cucina. L’editore “l’accontentò” e nel 1954 uscì in
America il libro dal titolo: The Alice B.
Toklas Cook Book che è una raccolta di ricordi, aneddoti, opinioni su
argomenti artistici e culinari conditi da idee e suggerimenti di ricette. In
Italia è uscito l’anno scorso con il titolo: I biscotti di Baudelaire, edito da
Bollati Boringhieri; il titolo prende spunto dalla ricetta dei biscotti
ispirati a I paradisi artificiali di
Baudelaire, composti di un insieme di spezie, frutta secca e canapa sativa.
La ricetta che propongo oggi
nella traduzione italiana ha il titolo Torta
tenera, mentre nella versione originale ha il titolo A tendert tart, ho preferito riprendere il titolo originale.
L’autrice ha avuto la ricettta
della crostata dal cuoco austriaco che per un periodo di tempo lavorò per loro.
Toklas raccontava che il cuoco adorava preparare torte di varie forme,
ispirandosi alle persone che le dedicava, ad esempio per Gertrude Stein a forma
di libro e per lei a forma del suo inseparabile cane.
Proprio con il suo inseparabile
cane la ritrasse nel 1952 la fotografa e pittrice Dora Maar. Anni prima il suo
ex compagno Picasso aveva ritratto Gertrude Stein (1905-1906), sua amica e
mecenate.
Ho trascritto le dosi originali della ricetta. Tra
parentesi sono le mie dosi (non la conversione della quantità degli
ingredienti), per uno stampo di 20 cm di diametro.
Pasta:
1 tazza e 2 cucchiai di farina (160 g di farina 00)
Mezza tazza e 1 cucchiaio di burro (100 g di
burro)
1 tuorlo d’uovo (1 tuorlo piccolo)
acqua (50 ml
circa di acqua)
Ripieno:
1 tazza più 2 cucchiai di zucchero (100 g di
zucchero)
1 tazza di nocciole tritate (65 g di nocciole
tritate)
2 uova (1
uovo)
1 cucchiaino di vaniglia (1 cucchiaino di Passito di
Pantelleria)
zucchero a velo (aggiunta)
Preparazione:
In una ciotola si mette la farina setacciata, il
burro tagliato a pezzetti; si lavora il tutto rapidamente con le punte delle
dita, si unisce il tuorlo e l’acqua. Si lavora velocemente il tutto sempre con
la punta delle dita, fino ad ottenere un impasto compatto liscio ed abbastanza
elastico. Si forma un panetto si avvolge nella pellicola trasparente e si mette
in frigo (per mezz’ora).
In una ciotola si mescola (si precisa di non
sbattere) le uova con lo zucchero per 20 minuti (sì per 20 minuti!). Poi si
aggiunge la vaniglia (Passito di Pantelleria) e le nocciole tritate.
Si prende la pasta, con una parte si stende un disco
per rivestire la teglia, si bucherella il fondo e si versa il ripieno di uova e
nocciole. Con la restante pasta si forma un altro disco leggermente più
piccolo, si mette sopra e si saldano bene i bordi.
S’inforna in forno caldo a 180° C minimo 30 minuti.
Io l’ho tenuta un po’ di più, dipende dal proprio forno. Una volta fredda ho
coprarso lo zucchero a velo.
Mamma mia.. ma deve essere ottima con quel ripieno di nocciole!!!!!! baciotti e buona settimana :-)
RispondiEliminaChe delizia solo a guardarla ho l'acquolina.
RispondiEliminaBaci
Beh, che dire?...fantastica!!! :)
RispondiEliminauna ricetta nuova per me, proprio golosa ed invitante, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaMi hai conquistata già con la foto, poi ho letto la ricetta e l'ho segnata , complimenti Francesca , una crostata da 10 e lode . Un abbraccio, buona settimana Daniela.
RispondiEliminail ripieno di questa crostata dev'essere godurioso :) un bacio, buona settimana
RispondiEliminasento già la scioglievolezza del sapore in bocca!
RispondiEliminaCon quel ripieno ho già gli occhi a cuore!!!!
RispondiEliminache goloso ripieno !
RispondiEliminaCome sempre i tuoi parallelismi e le fonti di ispirazione ti fanno onore. Questa torta dev'essere la fine del mondo. Grande Fra!!
RispondiEliminaE' bellissimo quel libro ed è deliziosa la tua crostata, brava Fra!
RispondiEliminaun crostata dal gusto unico, con questo post mi hai fatto scoprire non solo una nuova ricetta ma anche una storia affascinante
RispondiEliminaMi piacerebbe approfondire la conoscenza di questo personaggio interessante...Alice Toklas deve averne viste e sentite di tutti i colori! Questa crostata è ripiena di poesia oltre che di bontà! Bravissima Francesca! A presto, Mary
RispondiEliminaIl libro sembra molto interessante, ci piace questo intrigante mix di arte, letteratura e cucina! Grazie per aver condiviso questa ricetta ricca di storia! Buonanotte, un bacio!
RispondiEliminaslurp! e bella la storia! Un caro saluto!
RispondiEliminanon conoscevo questa storia interessante che mi piacerebbe approfondire. Il ripieno della crostata alle nocciole, lo trovo squisito!!!
RispondiEliminapreferisco la crostata tradizionale, con marmellata degna di tale nome, o, in golosa alternativa, con la nutella!
RispondiEliminauhhh, meraviglia questo dolce! Adoro quei ripieni morbidi circondati da una frolla così delicata e deliziosa...
RispondiEliminaMamma mia a guardarla viene subito volgia di prenderne una forchettata! Ha una consistenza meravigliosa, e dalla foto c'è tutta. Un saluto
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