Cacio e pepe pepe e cacioPepe e pepe cacio e cacioBianco e nero nero e biancoImpeto della luce ebbrezza della notteTinte-contrasto- grande unisonoE ogni tanto acqua bollenteE poi cacio e pepe pepe e cacio...Decidi tu quando dire basta
Questa ode al cacio e pepe è
stata scritta dal famoso chef Antonello Colonna con Francesco Di Giacomo
cantautore del gruppo Banco. Questi versi si trovavano nel menù di degustazione
del ristorante col “portone rosso” a Labico, dove era possibile gustare una
personale versione del cacio pepe preparata davanti ai clienti. Versione che
come racconta Antonello Colonna nel suo libro Antonello Colonna: un anarchico ai fornelli, da Labico a New York è
nata nel 2000 nel corso di “Cucinare a Labico”. Colonna racconta che l’idea di
far rinascere questo piatto popolare romanesco era data dall’esigenza di “contrapporlo”
alla cucina fusion ed in particolare al sushi che andava di moda in quegli anni
nei ristoranti della capitale. Così pensò di nobilitare il popolare e semplice cacio
e pepe, finito in secondo piano o talvolta scomparso nei menù dei ristoranti, preparandolo
a mo’ di risotto davanti ai clienti, in una sorta di esibizione artistica. Riscosse
grande successo tanto da essere definito “il re del cacio e pepe” ed alla
presentazione della Guida di Roma del 2000 il Gambero Rosso gli dedicò l’evento
dal titolo "tra sushi e cacio e pepe".
Nel programma di alcuni anni fa
“Storie di grandi Chef”, Colonna mostra come cucinare la sua versione di cacio
e pepe; così dopo la versione “classica” o per meglio dire quella che conosco,
ho voluto provare ad eseguire la versione del grande chef. Lui utilizza come
pasta dei bucatini io invece, ho utilizzato dei mezzi rigatoni.
Ingredienti:
400 g di mezzi rigatoni o altra pasta a piacere
300 g di pecorino romano grattugiato
pepe verde, nero, bianco e rosso in grani da macinare
Preparazione:
Si fa bollire l’acqua senza
aggiungere sale (il pecorino insaporirà la pasta). Si versa la pasta, dopo
pochi secondi rilascia l’amido nell’acqua, con un mestolo si comincia a togliere
quasi tutta l’acqua dalla pentola per metterla in un altro pentolino che si
terrà vicino su un fornello acceso. Si gira la pasta, aggiungendo man mano l’acqua
prendendola dal pentolino vicino. Quando la pasta sarà cotta al dente, s’inizia
ad aggiungere pian piano il pecorino grattugiato ed una generosa dose dei
quattro pepi macinati al momento, si continua sempre a girare. Quando il pecorino
sarà amalgamato, si serve e si aggiunge ad ogni piatto altro pepe macinato al
momento.
Colgo l’occasione di ricordare
Francesco Di Giacomo, purtroppo scomparso l’anno scorso, cantante ed autore del
Banco, uno dei gruppi che amo molto.
Wow che meraviglia questa pasta! adoro! gnammy! un abbraccio!
RispondiEliminageniale!!! La prossima volta la farò così (risottata come dicono?) e mi hai convinta anche per quanto riguarda il formato, saranno rigatoni.
RispondiEliminagrazie, buona giornata!
la mitica cacio e pepe, come si fa ad non amarla!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaLo chef con cui sto seguendo il corso di cucina ci disse che ognuno ha la sua versione della cacio e pepe. Gli ingredienti sono gli stessi, ma ci sono quelle piccole differenze che li rendono unici :) I quattro pepi sono da provare, per sentire le sfumature di gusto diverse :)
RispondiEliminami piace molto questa versione !
RispondiEliminaChe spettacolo questa cacio e pepe!!
RispondiEliminaottimo piatto, felice giornata
RispondiEliminaPrima o poi una cacio e pepe fatta da te la assaggerò ^_^
RispondiEliminaOh mamma! Uno dei piatti più buoni del mondo eseguito a regola d'arte! ;)
RispondiEliminanon l'avevo mai visto realizzato con i 4 pepi! ottimo davvero!
RispondiEliminaUn primo piatto semplice e gustoso ! Anche io molto spesso questo tipo di pepe !
RispondiEliminaMmm, quanto è bella questa versione di cacio pepe, uno dei piatti più buoni in assoluto...quando la semplicità e la genuinità degli ingredienti vince!
RispondiEliminabuonissimi anche in questa versione. Buona serata.
RispondiEliminaSemplice e ghiottissima, un'ottimo primo piatto!!!!
RispondiEliminaMi piace questa versione delle chef Antonello Colonna, da provare . Un saluto, Daniela.
RispondiEliminaAdoro questa pasta, non sapevo ci volesse un misto di pepi. Il procedimento mi sembra simile a cuocere la pasta risottata. Sembra davvero molto cremosa
RispondiEliminaOddio è fantastica, una cremosità perfetta e invitantissima...che acquolinaaa!!!
RispondiEliminaBacioni
Li adoro, un piatto semplice ma delizioso.
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