Shakshuka è un piatto di origine nord africano che è arrivato in medio oriente con infinite varianti. Il nome di origine berbera significa “mistura”, ed è costituito essenzialmente da pomodori, peperoni, cipolle spezie ed erbe aromatiche a cui è aggiunto alla fine l’uovo intero, il tempo di farlo rapprendere. E’ abitualmente servito caldo nella padella in cui è stato cotto e come le nostre Uova al Purgatorio è immancabile la scarpetta, sia con il pane con la mollica che con la pita.
La ricetta l’ho presa da Plenty di Yotam Ottolenghi, c’è anche un’altra versione con meno spezie ed erbe aromatiche su Jerusalem, sempre di Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi.
Ingredienti:
8 uova di gallina ruspante
6 pomodori maturi a pezzi
2 peperoni rossi e 2 gialli a strisce da 2 cm
2 grosse cipolle a fette
4 cucchiaini di zucchero muscovado
2 foglie di alloro
foglie tagliuzzate di 6 rametti di timo
2 cucchiai di prezzemolo sminuzzato
2 cucchiai di coriandolo sminuzzato e un extra per guarnire (io omesso)
mezzo cucchiaino di stigmi di zafferano
mezzo cucchiaio di semi di cumino
un pizzico di pepe di cayenna
fino a 250 ml di acqua
180 ml di olio di oliva leggero o olio di semi
sale
pepe nero
Preparazione:
In una capiente padella calda si fanno tostare i semi di cumino per 2 minuti. Si aggiunge l'olio e le cipolle tagliate, si fa rosolare per 5 minuti. Si aggiungono i peperoni, lo zucchero, le erbe aromatiche e si continua a cuocere su fiamma alta per 5-10 minuti.
Si aggiungono i pomodori, lo zafferano, il pepe ed un po' di sale. Si abbassa la fiamma e si fa cuocere per 15 minuti. Durante la cottura si aggiunge l’acqua, in modo di non far seccare il tutto.
Si tolgono le foglie di alloro e si suddividono i peperoni in quattro padelle, grandi abbastanza da contenere ciascuna un'abbondante porzione individuale. (Si può utilizzare solo la larga padella e poi suddividere le porzioni in ciascun piatto). Si praticano degli incavi e si rompono le uova, facendo attenzione a farle rimanere intere, si salano, si coprono, si lascia cuocere a fuoco basso, finché si rapprendere l’albume e il tuorlo si vela. Una volta cotte si spargono con il coriandolo e si serve.
Una ricetta dal nome impronunciabile.. ma davvero gustosa!!! Grazie per l'idea.. arrivo col pane.. baci e buona giornata :-D
RispondiEliminaA dispetto del nome che proprio non so come si pronunci, il risultato finale è delizioso!!!! E poi adesso con le verdure dell'orto deve essere ancora migliore!!!
RispondiEliminaBuona giornata
Fantastico questo piatto Francesca! Tra l'altro, io adoro le uova al purgatorio e questa variante mi piace assai!
RispondiEliminaBaci,
Mary
Un tripudio di sapori, questo piatto piacerà certamente a mio marito . Un saluto, Daniela.
RispondiEliminal'aspetto è molto invogliante, grazie per la ricetta !
RispondiEliminamamma che buone, da provare sicuramente...io adoro le spezie e le uso tantissimo!
RispondiEliminaMolto bello per gli occhi e sicuramente anche molto buon con tutte quelle verdure attorno !
RispondiEliminail nome di questo piatto dubito me lo ricorderò ma è sicuro che mi è venuta fame solo a guardarlo. con le uova vado sempre a nozze e mii piace un sacco l'aggiunta delle spezie e dello zafferano. un bacio, buona serata
RispondiEliminaNon conoscevo questo piatto ma è decisamente intrigante! Perfetto per una prossima cena! Un bacione
RispondiEliminaBellissimo!!!
RispondiEliminaGrazie per averlo condiviso.
Ti abbraccio
Veramente molto interessante, non lo conoscevo e devo dire che mi piace molto!
RispondiEliminaMa perché le tue ricette mi piacciono tutte?
RispondiEliminaPer me abbiamo i stessi gusti, perché a me piacciono tutte le tue ricette :)
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