Natività, Cappella del Castel d’Appiano, Missiano, Appiano sulla Strada del Vino (Bolzano) |
Nel cortile interno del Castello
d’Appiano vi è una piccola cappella romanica a pianta rettangolare, con tre absidi
ricoperta di affreschi che risalgono al primo decennio del XIII secolo.
Gli affreschi narrano la storia
della vita di Cristo e degli Apostoli. Nella scena della Natività, nella parte in basso a destra, compare la cosiddetta
mangiatrice di canederli: la Knödelesserin.
E’ una donna seduta davanti ad una padella piena di Knödel, intenta a mangiarne uno.
Particolare |
La scena è un documento
importante, perché attesta l’origine antica dei Knödel; sembra che fosse già un piatto in uso nella zona all'inizio
della cristianizzazione, composti - ovviamente - solo di avena ed orzo.
I Knödel con lo speck, invece, sono
più “recenti”. Sembra che siano stati preparati per la prima volta da una
contadina, per calmare la fame dei Lanzichenecchi giunti al suo maso. Si
racconta che la donna impastò tutto quello che aveva: pane raffermo, uova,
cipolle, speck, farina, ed erbette, le ridusse in palle e le fece cuocere
nell'acqua salata. I Lanzichenecchi
gradirono il piatto, e in cambio non saccheggiarono il maso.
Per i miei Knödel con lo speck ho seguito la ricetta
ufficiale depositata, e li ho serviti con il brodo di carne.
Ricetta depositata
dall'Accademia Italiana della Cucina con atto Notaio Finelli di Bolzano di data
8 agosto 2003, quale ricetta ufficiale.
Ingredienti per 4 persone (8 Knödel):
250 g di pane bianco raffermo (panini, rosette con la
crosta)
150 g di Speck dell’Alto Adige
2 uova
1/4 di latte
1 cucchiaio di cipolla
1 cucchiaio di burro
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di erba cipollina tritata
30 grammi di farina (1 -2 cucchiai)
sale
pepe
1,5 l di brodo di carne (aggiunta)
parmigiano a piacere (aggiunta)
Preparazione:
Si taglia il pane a dadini di
circa mezzo cm di lato. Si taglia lo Speck a dadini fini di 2-3 mm di lato, non
può grossi, perché potrebbe compromettere la tenuta del Knödel.
Si trita finemente la cipolla, si
fa rosolare nel burro e si aggiungere lo Speck. In un recipiente si mescola la
cipolla, lo Speck e il pane. Si sbattano le uova, si aggiunge il latte, il
prezzemolo e l'erba cipollina tritati, si pepa e si sala con moderazione tenendo
conte della presenza dello Speck. Si mescola con cura l’impasto e si lascia
riposare per 15 minuti circa. Si aggiunge un po' di farina; la quantità deve
variare a seconda della consistenza del pane bagnato, uno o due cucchiai di
farina non oltre (La farina può essere ulteriormente diminuita o eliminata, se
si usa il latte caldo).
Si formano con le mani i Knödel
nella forma di palle di diametro di circa 5-6 cm. E’ importante che il pane sia
lavorato con delicatezza in modo da conservare la sua struttura porosa; il
Knödel non deve essere né asciutto né molle. Se è troppo molle, si rassoda con
il pangrattato.
La ricetta ufficiale ricorda che
il Knödel anche quello da servire in brodo, va cotto prima in acqua salata
bollente, per 15 minuti circa al minimo bollore.
Una volta passato il tempo si
prendono con la schiumarola e si depositano in un piatto. Si versa il brodo in
ogni piatto e si aggiungono i Knödel (Io ho aggiunto una spolverata di
parmigiano).
Bello scoprire le origine dei piatti e molto gustosa questa versione di knödel. Oggi è proprio freddo, sarebbe perfetta. Un bacio, buona settimana
RispondiEliminaLi voglio provare questi canederli!
RispondiEliminaQuesti canederli sono troppo invitanti!!!! un bacio
RispondiEliminaio li adoro e mi hai fatto venir una gran voglia di farli...provvederò in settimana!
RispondiEliminabacio cara
Proprio oggi che ho voglia di canederli, li vedo da te. :-) Deliziosi!
RispondiEliminaNon sapevo che i canederli avessero un'origine così lontana ! Complimenti e grazie per la ricetta ! Buona settimana !
RispondiEliminaMA lo sai che non li ho mai mangiati? Anche per questo non ho mai provato a farli (non avendo un termine di paragone ho preferito non fare disastri...). Mi sa che dovrei presentarmi da te, così li provo e poi posso replicarli! ;-)
RispondiEliminaadoro letteralmente i canederli...ma non li ho mai preparati
RispondiEliminai tuoi sono perfetti! E perfetti anche per queste serate invernali.....
Un abbraccio
Non vedo l'ora di andare in montagna per riassaporarli, che buoni!!!!
RispondiEliminaDeliziosi, complimenti
RispondiEliminaottima questa versione!
RispondiEliminabaci
Alice
Davvero incredibile che ci sia un affresco che attesti l'antichità dei cnederli!
RispondiEliminaComplimenti Fra, sono bellissimi!
Buona giornata!
Quante curiosità ci sono riguardo la storia della cucina italiana?!?!
RispondiEliminaQuesto post è incredibile.
Al di là di dare la ricetta ufficiale spieghi anche un po' di storia.
Fantastico davvero!
Complimenti :)
anche a me piacciono molto, un abbraccio SILVIA
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