Con l’Abbecedario Culinario della Comunità Europea facciamo tappa nella
vicina Slovenia. Tra le ricette tipiche della cucina slovena ho scelto una
specialità di Idrija, città famosa per le miniere
di mercurio, per l’arte del merletto eseguito al tombolo e per l’appunto gli žlikrofi.
Gli žlikrofi sono dei ravioli dalla forma caratteristica che
ricordano i “berretti napoleonici” indossati dai generali francesi; sono ripieni
di patate, cipolla, lardo, maggiorana, erba cipollina, pepe nero e sale. Sono tutelati come specialità nazionale, tanto che per essere considerati
dei veri Idrijski žlikrofi devono rispettare tutte le caratteristiche stabilite nel disciplinare.
L’origine non è certa; la fonte
più antica che li menziona è del 1936, dove ricorda che venivano serviti dalle
famiglie dei minatori di Idrija soltanto in occasioni
speciali. Tuttavia, sembra che la loro “origine” provenga da un raviolo in uso
nella Transilvania ungherese ed introdotto ad Idrija dai
minatori che lavoravano nella miniera di mercurio. Fonti orali,
indicano che il piatto fu introdotto attorno al 1814 grazie ad un membro della famiglia
Wernberger. Negli anni si sono diffusi nella città fino ad assumere, verso la
metà del secolo scorso, il sapore e la forma caratteristica che hanno oggi.
Per la ricetta originale vedere - qui -
Ingredienti per 20 žlikrofi
Per la Pasta:
100 g di farina 00
1 uovo piccolo
acqua quanto basta
olio extra vergine di oliva per ungere la pasta
Per il Ripieno:
1 patata medio piccola bollita
1 fettina di lardo o pancetta affumicata (io guanciale di
Cori)
mezza cipolla piccola
maggiorana
erba cipollina
sale
pepe nero
Per il condimento:
40 g di burro fuso
scaglie di formaggio
pepe nero
Preparazione:
Si setaccia la farina si fa una
fontana si unisce l’uovo, si sbatte con una forchetta e poi si inizia ad
incorporare poco alla volta la farina partendo dall'interno della fontana, si
aggiunge un goccio di acqua, si lavora il composto per 15-20 minuti, fino ad
ottenere una massa omogenea, soda e liscia. Si forma una palla, si unge con
olio extra vergine di oliva, si copre e si fa riposare per mezz'ora.
Nel frattempo si prepara il
ripieno. Si schiaccia la patata quando è ancora calda. Si taglia la cipolla a piccoli pezzi e si fa
appassire in una padella con il lardo o pancetta affumicata tritati (io
guanciale); una volta cotta si unisce alla patata, si condisce con sale e pepe
nero, maggiorana ed erba cipollina tritati. Si mescola il tutto e si formano
delle palline di circa 1-1,5 centimetri.
Passato il tempo di riposto della
pasta, si stende una sfoglia di uno spessore di circa 2 mm. Si distribuisce una
fila di palline di ripieno distanziandole tra di loro. Si ripiega la pasta e si
pressa ai lati del ripieno in modo da farla aderire e per far uscire l’aria, si
taglia per la lunghezza e per la larghezza ogni žlikrofi, si mettono in
verticale, si pressano ai lati del ripieno formando delle specie di piccole
orecchie, poi si preme con l’indice nel centro del ripieno formando un piccolo
incavo.
Si porta ad ebollizione abbondante
acqua, si sala e si buttano gli žlikrofi. Quando salgono a galla e l'acqua
riprende il bollore, si scolano.
Tradizionalmente sono serviti con
stufato di agnello, o semplicemente con burro fuso e scaglie di formaggio.
Con questa ricetta partecipo alla
raccolta dell'Abbecedario Culinario della Comunità Europea per la cucina della
Slovenia ospitato dal blog Tutto a occhio
Questa pasta mi intriga molto. Si presenta bene e ha un buon ripieno
RispondiEliminaLa Slovenia.. che bella.. anche se io ho visto solo Lubiana e Bled.. che porto nel cuore... Si mangia troppo bene.. ma questo paitto sai che non lo conoscevo??? Ottimo il ripieno.. smackkkk
RispondiEliminaDai, addirittura esistono delle regole scritte da rispettare per poter essere classificati come zlikrofi (spero di averlo scritto bene perché il nome non lo conoscevo in assoluto). Bello però conservare le tradizioni in questo modo!
RispondiEliminaIo un assaggino lo farei più che volentieri... :-)
Adoro i piatti della tradizione, c'è sempre da imparare!! Complimenti cara, meravigliosa ricetta!!!
RispondiEliminaUn abbraccio!!!
Non conosco la Sloveni, non ci sono mai stata, ma dai zlikrofi, ne deduco che si mangi benissimo. Complimenti, sia per la spiegazione che per la riuscita del piatto stesso. Un abbraccio.
RispondiEliminasono stata ad Idrija e li ho mangiati, sono buonissimi ! Un abbraccio !
RispondiEliminaGrazie per questo piatto bellissimo!!!!!
RispondiEliminaUn vero piatto della domenica molto interessante complimenti !!!!!
RispondiEliminaUn caro saluto :-)))
li conosco molto bene e a te son venuti belli quanti gli originali e immagino altrettanto buoni
RispondiEliminaUn piatto meraviglioso, complimenti!!!
RispondiEliminaChe bella la forma di questa pasta ripiena. E deve anche essere molto buona. Grazie per avermela fatta conoscere :) Un bacio, buona serata
RispondiEliminaNon li conoscevo, adoro i piatti della tradizione, segno e provo la ricetta presto. Un abbraccio Daniela.
RispondiEliminaquesta si che è una ricetta speciale, non la conoscevo nè l'ho mai mangiata, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminache belli Fr@! sono dolcissimi come te!
RispondiEliminaSandra
Che belli!!!
RispondiEliminaIl ripieno poi mi ispira un sacco, complimenti, bravissima!!!
Buona serata
bellissimi Fra, non li conoscevo, mi piace l'impasto e mi piace come li hai chiusi, belli da rifare...
RispondiEliminache meraviglia!!! Non so se seguirò il disciplinare (ecco, forse il lardo in questo momento dovrei risparmiarmelo...), ma sono sicura che li farò! Sono bellissimi e visto che sono anche quasi-vegetariana, andrò sul condimento burro/formaggio.
RispondiEliminaGrazie anche per le notizie, che sono sempre interessanti per capire come nasce un piatto e comprenderlo meglio.
Un abbraccio e buona domenica :))
che buoniiiii e poi che bella forma hanno! Non li conoscevo, sai?!
RispondiEliminaUn abbraccio!
affascinata dalla forma perfetta :) mi devo decidere a fare la pasta di casa!!!!! mi manca.....
RispondiEliminaun salutone
Rosa Maria
Ciao sono Manuela. Anche io ho appena postato la ricetta di questi splendidi ravioli, ma non mi sono venuti così belli come i tuoi. Neanche lontanamente. Ma ci riproverò senz'altro, in famiglia se li sono divorati!! La prossima volta mi tengo davanti il pc con le tue foto. Sono splendide. Ciao, a presto.
RispondiEliminaTi sono venuti bellissimi, complimenti!
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