lunedì 28 settembre 2015

Spaghetti con alici e taralli n'zogna e pepe

Le due sorelle, donna Caterina e donna Concetta, erano sedute dirimpetto, da un lato e dall’altro della tavola da pranzo: mangiavano in silenzio, con gli occhi bassi, chinandosi ogni tanto ad asciugare le labbra unte a un lembo della tovaglia, tutta chiazzata di vino azzurrigno. Sulla tavola, fra loro due, stava un gran piatto dagli orli rialzati, pieno di maccheroni conditi con olio, alici salate, e aglio, il tutto soffritto vivacemente nel tegame e buttato sulla pasta bollita, un momento prima di mangiare: le due donne, ogni tanto immergevano la forchetta nei maccheroni lucidi di olio e ne tiravano nel proprio piatto, ricominciando a mangiare. Sulla tavola, vi era anche una grossa ciambella di pane biancastro, poco cotto, il tortano, che esse spezzavano con le mani, aiutandosi con esso a mangiare i maccheroni; una bottiglia di vetro verdastro, piena di un vinetto rossigno che dava riflessi azzurrastri; due bicchieri di vetro, molto grandi, e una saliera anche di vetro: niente altro. Le due sorelle si servivano di forchette di piombo e di coltelli grossolani, col manico nero: ogni tanto, spezzando un pezzo di pane, lo bagnavano nell’olio soffritto, al fondo del grande piatto…
  
Matilde Serao, Il paese di Cuccagna.


Il brano in questione è tratto da un bellissimo romanzo di Matilde Serao pubblicato nel 1891, Il paese della Cuccagna che descrive in vari capitoli la città di Napoli di fine Ottocento, cogliendo minuziosamente gli eventi, le abitudini e le passioni dei suoi abitanti come il gioco del Lotto: sfogo e possibilità di riscatto. Nel brano tratto dal capitolo Donna Caterina e Donna Concetta; L’usuraia e La Tenitrice di Gioco Piccolo descrive il pasto delle due sorelle Esposito: donna Caterina “tenitrice di gioco piccolo” ovvero il lotto clandestino che vi ricorreva chi non poteva permettersi la puntata minima (due soldi) disposta dallo Stato, e di donna Concetta “imprestatrice di denaro a usura”. Il pasto è composto di semplici maccheroni conditi con olio, aglio ed alici, accompagnati dal tortano. Proprio questa pasta condita con poco, ma saporitissima è lo spunto per questo piatto che mi capita di fare quando ho poco tempo; in genere ci aggiungo il pangrattato, ma questa volta l’ho sostituito con i tipici e buonissimi taralli napoletani fatti di sugna e pepe (n'zogna e pepe) arricchiti di mandorle che ho comprato nel mio recente soggiorno a Napoli. Un piatto semplice arricchito da un prodotto tipico e buonissimo che può creare dipendenza.





Ingredienti:

400 g di spaghetti o vermicelli
12 filetti di alici sott’olio
1 spicchio di aglio
1 peperoncino
2 o 3  taralli n'zogna e pepe sbriciolati
ciuffetto di prezzemolo
olio extra vergine di oliva


Preparazione:


Si fa cuocere la pasta in abbondante acqua, nel frattempo in una larga padella si mettono le alici, lo spicchio d’aglio e l’olio extra vergine di oliva. Si fanno sciogliere le alici dolcemente, si aggiunge un po’ di acqua di cottura della pasta. Si scola la pasta al dente e si aggiunge alla padella, si fa saltare un minuto (se occorre si unisce altra acqua di cottura), s’impiatta si aggiunge il prezzemolo tritato grossolanamente e le briciole dei taralli n'zogna e pepe.




15 commenti:

  1. Bellissima ricetta, povera ma con molto gusto e mi piace l'idea della presenza dei taralli che confermo creano dipendenza: pensa che io abito nel paese dei taralli e a casa mia non devono mancare mai.
    Buon lunedì.

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  2. Buonissimaaaa...la facciamo molto spesso.. usando pangrattato! Chissà che bontà le briciole fatte con quei taralli! baci e buona settimana :-D

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  3. un primo piatto di gran gusto! Un abbraccio SILVIA

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  4. mamma mia che super bontà, squisita, non conosco il libro, mi hai messo la pulce....

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  5. da provare connubio per me singolare e innovativo,complimenti

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  6. Un piatto semplice che da comunque soddisfazione. Molto gustoso !

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  7. Non conoscevo quel libro di matilde Serao, lo cercherò! Molto particolare il piatto proposto con i taralli che formano le "briciole" (come si dice qui in toscana) di questo ghiotto piatto di spaghetti. Buona giornata

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  8. un piatto saporitissimo e veramente invitante. Buona serata!!!

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  9. Per me giù gli spaghetti creano dipendenza, per cui non fatico a credere che fossero ottimi!!!

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  10. Sai creare dei legami, tra piatti e letteratura, che sono un sogno. E poi sai regalari sapori che travolgono. Questo piatto merita l'assaggio ^_^ Brava!!

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  11. Saporito e gustoso,mi piace molto l'dea di unire le briciole dei taralli, bravissima!!!
    Buona serata

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  12. Eh si, i taralli sugna e pepe, che meraviglia! Li ho sempre amati e utilizzati in questa pasta mi incuriosiscono un sacco. Bell'idea!

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  13. Adoro la pasta e questo connubio di ingredienti mi attira moltissimo. Ricetta segnata. Un abbraccio, Daniela.

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